Una donna britannica è stata accusata di aver venduto merchandising contraffatto di band rock e dovrà versare centinaia di migliaia di sterline. In caso contrario si troverà costretta a dover scontare una pena che la condurrà in carcere.
La vicenda è avvenuta in Galles dove la donna, madre di famiglia, è stata condannata con 20 capi di accusa legati a vario titolo alla violazione di copyright per aver venduto maglie contraffatte e merchandising falso di band rock per un guadagno totale di 250.000 sterline, circa 280.000 euro.
La vendita di maglie contraffatte
Si chiama Johanna Donnelly, la madre di 48 anni di Norwich, Galles, che si è trovata di fronte all'accusa di un tribunale per aver venduto merchandising contraffatto di band rock.
La donna ha dovuto fronteggiare ben 20 capi di accusa legati, a vari livelli, alla violazione di copyright e alla messa in vendita di prodotti falsi e presentati dal Tribunale della contea di Newport, in Galles.
La Donnelly avrebbe venduto attraverso un sito web e su piattaforme online maglie contraffatte di artisti rock - Led Zeppelin, Foo Fighters e Stone Roses alcuni nomi - incassando una cifra intorno alle 250.000 sterline, circa 280.000 euro.
Tra il 2017 e il 2018, il Newport Council ha fatto degli acquisti di prova attraverso una serie di piattaforme e, dopo aver ricevuto il prodotto, ha spedito il materiale ad un consulente di brand.
Dopo aver effettuato una serie di indagini, si è scoperto che le maglie - pur vendute e marchiate come ufficiali - erano false e realizzate senza alcun consenso da parte dei proprietari di vendere gli articoli, reputati per altro di scarsa qualità.