The Edge è intervenuto sulle dichiarazioni fatte da Bono un anno fa a proposito della sua voce.
Il frontman degli U2 aveva detto di provare imbarazzo ad ascoltare il suo modo di cantare in alcune vecchie canzoni della band.
Una sensazione che, spiega il chitarrista, è in qualche modo da attribuirsi anche ad una responsabilità della band.
Secondo The Edge, gli U2 hanno imparato solo con il tempo a costruire correttamente le canzoni intorno alla voce di Bono in modo da valorizzarla al meglio.
The Edge e l' 'imbarazzante' voce di Bono
A inizio 2022 Bono si lasciò andare ad una serie di esternazioni sulla carriera degli U2, dicendo di odiare il nome della band e di provare reale imbarazzo ascoltando la sua voce in alcune canzoni.
Molto critico delle sue performance vocali, Bono ha detto di fare fatica ad ascoltare alcune sue canzoni: "Vertigo è probabilmente il brano di cui sono più orgoglioso, per il modo in cui riesce a connettersi con il pubblico. Però mi è capitato di essere in auto quando la radio passava una delle nostre canzoni. Sono diventato subito rosso, completamente in imbarazzo", dichiarò in un'intervista. "Con gli U2 penso accada spesso. Ma forse è proprio il posto in cui devono stare gli artisti, al limite del proprio livello di imbarazzo".
Se il suono della band era incredibile, spiegò Bono, quello della sua voce era poco da macho e molto affaticata, come era stato fatto notare una volta anche da Robert Palmer ad Adam Clayton, invitandolo ad abbassare la tonalità delle canzoni, per fare un favore a tutti.
Sulla vicenda si è espresso ora The Edge, intervistato da Guitar Player, che si è parzialmente preso la colpa delle sensazioni di Bono: "Quando ha ammesso che la sua voce in alcune delle sue prime canzoni lo metteva in imbarazzo, Bono ha fatto notizia. Si sente che fa fatica in alcuni casi ma a noi tutti, all'epoca, non è mai venuto nemmeno in mente di poter abbassare la tonalità per adattare meglio la musica alla sua voce".
"Oggi, con ogni arrangiamento, siamo in grado di chiederci quale sarebbe la tonalità migliore per lui. Sono stato in grado di azzeccare spesso ciò che avrebbe potuto funzionare meglio. Il nostro obiettivo finale era proprio quello, cucire le canzoni intorno al cantante. Servire le canzoni servendo il cantante", ha aggiunto il chitarrista.
Un metodo di lavoro, quello affinato con il tempo dagli U2, che non ha dato i suoi frutti, rendendo Bono un cantante migliore.