Tony Iommi: quel burlone di chitarrista dei Black Sabbath
Quando Tony Iommi, sul palco coi Black Sabbath, si dimenticava di essere il torvo e minaccioso padrino dell’heavy Metal e faceva gli scherzoni.
Tony Iommi ha annunciato l'uscita di ANNO DOMINI 1989-1995, raccolta con una selezione degli album registrati dai Black Sabbath assieme al cantante Tony Martin. In un'intervista rilasciata per promuovere l'uscita discografica - prevista per il prossimo 31 maggio - chitarrista e cantante hanno ricordato le buffonate fatte assieme sul palco durante i concerti.
Difficile accostare l’immagine di Tony Iommi a quella di un burlone! Il mancino chitarrista e fondatore dei Black Sabbath, considerato uno dei più grandi chitarristi rock di sempre, è stato un pioniere dell’heavy metal, decisivo nella creazione delle coordinate sonore e stilistiche di questo genere. Un sound pesante, torvo e minaccioso espressione diretta dell’immaginario occulto e tenebroso evocato dai testi. Eppure, in una recente dichiarazione di Tony Martin, ex cantante dei Black Sabbath, è uscito un ritratto di Tony Iommi diverso e ridanciano.
Un po' di storia
I Black Sabbath hanno una storia lunga e movimentata e la loro immagine è legata principalmente a due cantanti leggendari: Ozzy Osbourne, senz’altro figura più nota e pittoresca e Ronnie James Dio, musicista sopraffino e personalità artistica autorevole che, lontana dagli eccessi di Osbourne, è diventata una vera e proprio icona musicale. Però, dietro ai microfoni dei Black Sabbath, si sono alternati anche altri cantanti e tra questi, quello che in realtà è stato il più longevo con ben cinque album all’attivo, è stato Tony Martin. Da poco è stata annunciata (dopo che Tony Iommi ne aveva a lungo anticipato la lavorazione) la pubblicazione di un cofanetto contenente una selezione degli album realizzati da Tony Martin con i Black Sabbath. La raccolta, che uscirà il 31 maggio si intitolerà ANNO DOMINI 1989-1995 e comprenderà 4 degli album realizzati dai Sabbath con Martin, riproposti in versione rimasterizzata: HEADLESS CROSS (1989), TYR (1990) e CROSS PURPOSES (1994), oltre a una nuova versione di FORBIDDEN (1995) che Tony Iommi ha voluto mixare nuovamente: “Non ero mai stato felice sound di chitarra e batteria di questo album… Così ho pensato che sarebbe stata una bella cosa poterci rimettere mano, senza naturalmente cambiare nessuna delle canzoni; l’uscita di questa raccolta era la possibilità di tornare indietro, dare giustizia ai suoni del disco con un nuovo mix, renderli più adatti a quello che la gente si aspetterebbe dai Black Sabbath”. La raccolta di ANNO DOMINI 1989-1995 (da cui è stato omesso unicamente l’album THE ETERNAL IDOL del 1987) testimonia un approccio alla produzione molto potente e curato dei Black Sabbath, evidentemente influenzati dalle evoluzioni tecniche, tecnologiche e sonore che avevano investito l’heavy metal negli anni ottanta. Tra l’altro, chicca contenuta in questo cofanetto è il pezzo “When Death Calls” - presente nell’album HEADLESS CROSS - che vede la partecipazione di Brian May dei Queen, amico di vecchia data di Tony Iommi, protagonista in un assolo di chitarra folgorante.
Un Tony Iommi fake!
Proprio in occasione della promozione di ANNO DOMINI 1989-1995, in una recente intervista pubblicata sull'account YouTube di Tony Iommi, il chitarrista e Tony Martin hanno ricordato gli scherzi si facevano a vicenda durante i tour con i Black Sabbath. In particolare, resta memorabile la gag in cui il chitarrista, travestiva come lui uno dei suoi tecnici e lo mandava sul palco a fingere di suonare mentre lui, nascosto dietro gli amplificatori giganteschi, suonava al suo posto. Il tutto per burlarsi di pubblico e cantante.
Tony Martin ha raccontato che, a suo parere, quello scherzo era costato settimane di pianificazione. Ipotesi confermata da Tony Iommi che ha riportato: “Andy, il mio tecnico della chitarra, mi aveva studiato alla perfezione: come cammino, come mi muovo. Naturalmente indossava una delle mie giacche e si era messo parrucca e i baffi posticci, identici ai miei…saliva sul palco e fingeva di suonare mentre io lo facevo per lui nascosto dietro gli amplificatori!. Nessuno si accorgeva di nulla”. Invece, dopo solo poche battute, a smascherare lo scherzo è stato proprio il cantante Tony Martin: “Sono salito sul palco, ho presentato Tony alla chitarra, lui è salito e la musica è partita. Tutto regolare. Ma quando mi sono girato ho visto che c’era qualcosa di sbagliato. La chitarra: la chitarra di Tony mi sembrava capovolta perché lui è mancino, mentre il tizio che si fingeva il chitarrista dei Black Sabbath, la stava suonando normalmente!”