Steve Jones dei Sex Pistols parla di quando derubò Bowie
Il chitarrista dei Sex Pistols ha raccontato della famosa notte in cui rubò l'attrezzatura di David Bowie dal palco dell'Hammersmith di Londra
Il chitarrista dei Sex Pistols Steve Jones ha parlato ancora una volta dei suoi trascorsi criminali e di quella volta in cui rubò il microfono di David Bowie appena prima dell'ultimo show di Ziggy Stardust.
Un live iconico, quello del 3 luglio 1973 all'Hammersmith Odeon di Londra, nel quale David Bowie mise fino al suo alter ego venuto dallo spazio poco prima di essere derubato dai Sex Pistols.
Jones ha avuto una passione per 'prendere in prestito' le cose sin dalla tenera età e ha ricordato quella serata speciale, sulla quale ci sono da tempo molti racconti.
Attualmente i Sex Pistols sono in giro con la prima formazione composta da Jones, Paul Cook e Glen Matlock con, alla voce, Frank Carter.
Steve Jones e il microfono rubato a Bowie
La notte in cui David Bowie 'uccise' Ziggy Stardust è passata alla storia come una delle più iconiche della storia del rock.
Un live incredibile quello all'Hammersmith Odeon di Londra, immortalato anche nel celebre film concerto nel quale, però, non si vedono alcuni eventi collaterali che sarebbero accaduti.
Questo almeno stando a quanto riportato dai Sex Pistols e, in particolare, dal chitarrista Steve Jones che in un'intervista del The Guardian ha raccontato di quando rubò l'attrezzatura di Bowie e dei suoi Spiders From Mars.
Il misfatto avvenne non nello show conclusivo del tour ma la sera prima, sempre all'interno della stessa venue.
"Erano circa le due del mattino, ho rubato un piccolo minivan e sono entrato", ha raccontato al Guardian il chitarrista. "Non c'era nessuno, a parte un ragazzo seduto in quarta o quinta fila, addormentato. Russava, c'era un silenzio di tomba. Sono andato in punta di piedi sul palco e ho rubato qualche piatto, la testata dell'amplificatore del basso - era un Sunn - e alcuni microfoni. Ho il microfono di Bowie con sopra il suo rossetto!".
A quanto pare, però, Bowie era venuto a sapere della cosa senza dimostrarsi però colpito: "In qualche modo gli ho confessato la cosa al telefono e sembrava che lo sapesse ma era divertito. Non sono nemmeno sicuro che poi i microfoni fossero effettivamente suoi ma mi è poi dispiaciuto per Woody (Woodmansey, batterista degli Spiders From Mars) e Trevor Bolder (bassista). Quando, qualche anno fa, Woody è stato ospite del mio programma in radio mi sono scusato e gli ho datto qualche centinaio di euro come risarcimento".
Bowie e i Pistols
Sulla serata, in realtà, ci sono diverse versioni che girano da anni ed alcune vogliono parte della combriccola anche gli altri Pistols.
Il batterista Paul Cook aveva parlato della vicenda qualche anno fa, sottolineando che la band abitava nella zona dell'Hammersmith, un posto non proprio inaccessibile. "Era davvero facile entrare in quei posti, andavamo sul retro ed era fatta. C'erano un sacco di band che suonavano e ci siamo praticamente fatti un impianto intero prima ancora di saper suonare."
Jones era un vero cleptomane e ha sommato ben 14 condanne penali per il suo comportamento e, secondo i racconti di Cook, è stato anche in grado di rubare la Gibson Les Paul di Mick Ronson, leggendario chitarrista di Bowie.
Lo strumento, così come altre parti dell'attrezzatura, sarebbe poi stato utilizzato per i primi concerti dei Pistols che, comunque, con Bowie avevano un rapporto conflittuale.
Pur riconoscendone l'influenza sul punk, Johnny Rotten si è ad esempio espresso più volte in modo critico nei confronti del Duca Bianco per la sua eccessiva teatralità e per le sperimentazioni del periodo berlinese.