Standing On The Shoulder Of Giants, gli Oasis tra addii e cambiamenti
Il 28 febbraio 2000 gli Oasis pubblicavano SOTSOG, disco che rivoluzionò il sound e la formazione della band dopo numerose fratture interne
"Standing on the Shoulder of Giants" è il quarto album in studio degli Oasis, pubblicato il 28 febbraio 2000.
Il titolo dell'album è una variazione della famosa citazione di Sir Isaac Newton: "If I have seen further, it is by standing on the shoulders of giants" ("Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle dei giganti").
Noel Gallagher trovò questa frase incisa sul bordo di una moneta da 2 sterline mentre era in un pub. Ispirato, la scrisse su un pacchetto di sigarette, ma a causa dell’ebbrezza commise un errore di trascrizione, omettendo la "s" in "Shoulders". Nonostante l’errore, il titolo fu mantenuto.
Questo album segnò un cambiamento significativo nella direzione musicale del gruppo, abbracciando un sound più sperimentale e psichedelico rispetto allo stile Britpop dei lavori precedenti.
SOTSOG, il cambiamento degli Oasis tra clima teso e addii
Standing On The Shoulder Of Giants segnò per gli Oasis un grande cambiamento nel suono, con brani che si aprivano maggiormente alla psichedelia e che si discostavano parzialmente sia dal britpop delle origini che dall'eccessivo rumorismo del precedente Be Here Now.
Cambiamento che arrivò anche in un periodo particolarmente complicato per la band che, dopo alcuni anni di stabilità, si trovò a dover affrontare l'addio di due membri storici come il chitarrista Paul 'Bonehead' Arthurs e il bassista Paul 'Guigsy' McGuigan'.
Tanto è vero che proprio il video del lead single di SOTSOG, 'Go Let It Out', vede per la prima volta gli Oasis in formazione a quattro con il neo-acquisto Gem Archer (proveniente dagli Heavy Stereo) alla chitarra e Noel Gallagher al basso, in attesa che arrivasse Andy Bell (Ride, Hurricane#1).
Ma non solo, durante il tour in supporto a SOTSOG lo stesso Noel decise di abbandonare gli Oasis temporaneamente sorprendendo i fan - specialmente quelli italiani che non lo videro salire sul palco della data milanese - e facendo temere per il futuro.
Poco prima che gli Oasis finissero di registrare il disco Bonehead, che della band è stato il fondatore, decise di abbandonare il progetto, ufficialmente per dedicarsi maggiormente alla famiglia.
Era noto, però, che tra lui e Noel il clima fosse teso, specialmente per i sempre più importanti problemi del chitarrista con l'alcol che portarono a numerosi scontri in studio con il maggiore dei Gallagher.
Solo un mese dopo fu la volta di Guigsy che aveva già abbandonato per breve tempo gli Oasis pochi anni prima, giusto in tempo per bucare le riprese del video di Wonderwall e che, esausto dalla vita da rockstar, questa volta decise di abbandonare davvero le scene e scomparire per sempre dai riflettori.
Le registrazioni di Standing On The Shoulder Of Giants
Le sessioni di registrazione si svolsero tra aprile e agosto 1999 in diversi studi, tra cui gli Olympic Studios di Londra e il Château de La Colle Noire in Francia.
L'album segnò anche il debutto di Liam Gallagher come autore: per la prima volta, il frontman contribuì alla scrittura di un brano, "Little James". Questo segnò un piccolo cambiamento nel processo creativo della band, aprendo la strada a una maggiore collaborazione nella scrittura dei pezzi.
Per la prima volta venne utilizzato anche un sample in 'Fuckin' in The Bushes', strumentale di apertura che servirà da intro anche per i live della band e che, al suo interno incorpora sample del documentario "Message to Love", incentrato sull'Isle of Wight Festival del 1970.
Se in studio fu Noel ad andare a coprire i buchi lasciati dagli ex compagni di band registrando le parti di basso e chitarra ritmica, serviva gente nuova da portare in tour.

Una band da reinventare
Con due membri storici fuori dal gruppo, gli Oasis dovettero riorganizzarsi in fretta, specialmente vista la partenza del tour.
Nella nuova formazione vennero coinvolti l'ex chitarrista degli Heavy Stero Gem Archer, che prese il posto di Bonehead alla chitarra ritmica.
Andy Bell, chitarrista della storica formazione shoegaze Ride e degli Hurricane #1 venne invece scelto per sostuire Guigsy al basso.
Questo significava che, quando il tour ebbe inizio, gli Oasis avevano una formazione completamente diversa rispetto agli anni d’oro.
Della band originale erano rimasti i soli Liam e Noel, con l'aggiunta di Alan White ormai in forza dal 1995 durante l'epoca di Morning Glory.
Quando il tour iniziò, il clima all’interno del gruppo era già estremamente teso. Le liti tra Noel e Liam Gallagher erano sempre più frequenti, esacerbate dall’alcol, dalle droghe e dalle pressioni del successo.
I litigi in tour tra i Gallagher
Quando il tour iniziò, il clima all’interno del gruppo era già estremamente teso. Le liti tra Noel e Liam Gallagher erano sempre più frequenti, esacerbate dall’alcol, dalle droghe e dalle pressioni del successo.
Nel maggio del 2000 la band suonò a Barcellona e, dopo il concerto, scoppiò l'ennesimo violento litigo tra i fratelli Gallagher che, pare, venne causato da alcune offese rivolte da Liam alla moglie di Noel, Meg Matthews.
Per Noel, fu la goccia che fece traboccare il vaso: la mattina successiva fece le valigie e prese un volo per l’Inghilterra, rifiutandosi di continuare il tour.
Nonostante in passato fossero accaduti diversi episodi simili, con Noel che aveva abbandonato gli Oasis durante il tour americano, questa volta la sensazione di fine era più palpabile.
La band si trovò improvvisamente nel bel mezzo del tour senza il loro leader, principale compositore e chitarrista, e con due nuovi arrivati lanciati nella mischia.
A Milano senza Noel
Con grande sorpresa di tutti venne presa le decisione di continuare con le date anche senza Noel e la prima fu proprio quella che vide gli Oasis esibirsi al Forum di Assago, a Milano, il 30 maggio 2000.
Nota personale: ricordo ancora lo sgomento nel me sedicenne che apprese la ferale notizia. Non ero mai stato ad un concerto degli Oasis, la mia band preferita, ed ero pronto alla traversata dal profondo sud fino alla periferia ovest di Milano - accompagnato da mio padre - per dare finalmente un senso ad anni di Fred Perry indossate, dischi collezionati e ritagli di giornale.
E ricordo la confusione e il senso di incertezza provato da me, come da tutti i fan, nel non avere chiaro cosa sarebbe accaduto.
Ciò che accadde è che, dopo l'ex Smiths Johnny Marr e i suoi The Healers, sul palco accanto a Liam Gallagher salì il misconosciuto Matt Deighton.
Ex membro dei Mother Earth e appartenente al giro di Paul Weller, Deighton e la band si chiusero nei Jungle Studios di Milano per consentire al nuovo chitarrista, arruolato in fretta e furia, di imparare il set.
Con lui gli Oasis continuarono le restanti date europee mentre Noel tornò solo per le tappe nel Regno Unito dopo quella che fu la frattura più netta nella storia della band fino a quella che causò lo scioglimento quasi dieci anni dopo.