Springsteen e l'abbraccio a Jeremy Allen white sul set di Deliver Me From Nowhere

Il Boss ha raggiunto sul set l'attore che veste i suoi panni in Deliver Me From Nowhere, il film che racconta lo Springsteen degli anni '80 e le registrazioni di Nebraska

Bruce Springsteen è stato immortalato sul set di “Deliver Me From Nowhere”, il biopic ispirato alla sua carriera degli anni ’80 e alla registrazione dell’intimo album Nebraska con Jeremy Allen White nei panni del protagonista.

Il Boss e la superstar della serie cult The Bear si sono incontrati durante le riprese e sono stati ritratti insieme al regista Scott Cooper mentre si stava girando una scena ambientata in un concessionario di auto a Bayonne, in New Jersey.

Nelle immagini circolate in rete si vede Springsteen, che si è detto più volte felice della scelta di Jeremy Allen White, mentre abbraccia l’attore, dando vita ad un’immagine da viaggio nel tempo e facendo sognare l’incontro tra il se stesso di oggi e quello di metà anni ’80.




Deliver Me From Nowhere, la storia di Nebraska in un film

Il film è la trasposizione cinematografica di  "Deliver Me From Nowhere: The Making Of Bruce Springsteen's Nebraska", libro pubblicato nel 2023 da Warren Zanes che si concentra su uno degli album più belli e particolari del cantautore del New Jersey.

La star di The Bear è diretta in questo nuovo progetto da Scott Cooper, la cui regia su un film musicale come Crazy Heart consegnò a Jeff Bridges l'Oscar come migliore attore protagonista nel 2010.

"Nebraska di Bruce Springsteen ha profondamente plasmato la mia visione artistica", ha affermato il regista Scott Cooper in una nota. "Il ritratto crudo e schietto delle prove della vita e della resilienza dell'album mi parla profondamente. Il nostro film mira a catturare quello stesso spirito, portando sullo schermo l'avvincente narrazione di Warren Zanes sulla vita di Bruce con autenticità e speranza, onorando l'eredità di Bruce in un'esperienza cinematografica trasformativa".

Oltre a Jeremy Allen White, il cast include anche Jeremy Strong che interpreterà lo storico manager di Springsteen, Jon Landau mentre Paul Walter Hauser sarà il suo tecnico delle chitarre. Il cast vede anche la presenza di a Odetta Young nel ruolo di Faye, 'fiamma' di Springsteen e Johnny Cannizzaro (Jersey Boys) nel ruolo di 'Little Steven' Steve Van Zandt, leggendario chitarrista della E Street Band e braccio destro del Boss.


L’incontro tra Springsteen e Jeremy Allen White

Bruce Springsteen ha voluto salutare Jeremy Allen White durante le riprese di Deliver Me From Nowhere, il film attualmente in realizzazione e ispirato alla creazione di Nebraska, uno dei dischi più belli e inusuali del Boss.

Ovviamente il set non poteva che trovarsi in New Jersey e, nello specifico, a Bayonne, dove la star di The Bear era impegnato a girare una scena all’interno di un concessionario.

Springsteen è stato immortalato mentre abbraccia e ride con l’attore e con il regista Scott Cooper, circondati da auto.

Tra queste anche una Chevrolet Z28 Camaro, la prima auto mai acquistata da Springsteen, momento probabilmente replicato proprio nella scena attualmente in lavorazione.

Non è la prima volta che i due si incontrano ma White ha voluto, in un primo momento, lavorare sul personaggio senza essere influenzato direttamente da Springsteen che si è detto felice della scelta fatta.

"E' un bel cast e anche io sono in qualche modo coinvolto", ha detto recentemente, spiegando che l'attore canterà anche nel film. "Non è facile perché non puoi fare una mia imitazione, devi fare una interpretazione personale. E' difficile ma è un grande attore e canta abbastanza bene".

Springsteen aveva anche affidato a Rolling Stone il suo commento sul progetto che ha il suo completo appoggio: "Ho letto la sceneggiatura, ho parlato con il regista. Stanno mettendo ancora insieme tutto quindi non ho molto da dire ma sono felice che stia succedendo. Sarà una storia interessante con un'ottima sceneggiatura e sono positivo su tutto il progetto".

PHOTO CREDIT: SPOZ / ipa-agency.net / Fotogramma informazioni sul file

Nebraska, l'album spettrale di Springsteen

Pubblicato nel 1982, il disco rappresenta una decisiva sterzata nella discografia del Boss che si allontanò improvvisamente dagli inni elettrici da stadio per dar vita da un lavoro acustico solo abbozzato e dai toni spettrali.

Al sorgere degli anni '80 Springsteen veniva da una serie di successi incredibili come "Born To Run" e "The River", dischi che lo consacrarono come uno degli artisti più importanti del panorama e, di lì a poco, sarebbe arrivato il sigillo definitivo con "Born In The U.S.A.".

In mezzo quello che gli appassionati di tecnologia chiamerebbero un 'glitch', un'anomalia di nome "Nebraska" che vide il Boss tornare all'acustico, spogliando la sua musica di qualsiasi orpello e mettendo su disco le sue demo casalinghe.

Una sessione che pure diede vita ad alcuni brani elettrici conservati per il disco successivo, inclusa Born In The U.S.A. ma che si tradusse nel corpo oscuro di "Nebraska".

Dal sound sinistro, il disco venne considerato il lavoro più dark di Springsteen anche per le storie raccontate, tra fuorilegge, assassini, persone ai margini e un'oscurità che permeava i versi.

Al centro della titletrack, infatti, una vicenda che ispirò anche film come Natural Born Killers e Badlands e gli scritti di Flannery O'Connor.

La storia è quella del 14enne Charles Starkweather (Starkweather rischiò di essere anche il titolo dell'album) e della sua fidanzata Caril Ann Fugate che tra il 1957 e il 1958 fecero una mattanza uccidendo 11 persone in una settimana tra il Nebraska e il Wyoming.

Tags