Sex Pistols, una moneta commemorativa per il Giubileo
In occasione del Giubileo della Regina Elisabetta II i Sex Pistols lanciano una moneta commemorativa di God Save The Queen
I Sex Pistols continuano a 'celebrare' a modo loro il Giubileo della Regina Elisabetta II che questa settimana festeggia i 70 anni sul trono.
La punk band britannica, infatti, ha annunciato l'arrivo di una particolare moneta celebrativa dedicata a God Save The Queen, storico singolo di debutto pubblicato nel 1977 che cambiò per sempre le regole dell'industria musicale.
Per l'occasione il singolo di God Save The Queen è stato anche ristampato in una versione replica delle due edizioni originali.
Da oggi è anche disponibile su Disney + "Pistol", il biopic seriale sui Sex Pistols diretto da Danny Boyle
La moneta dei Sex Pistols per il Giubileo
In occasione del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II, i Sex Pistols hanno deciso di omaggiare a modo loro una figura a cui, in qualche modo, sono legati per sempre.
La storica punk band ha infatti annunciato la produzione di una moneta commemorativa, la 'Pistol Mint Commemorative Coin', che riprende l'artwork dello storico singolo 'God Save The Queen'.
La moneta è decorata, da un lato, con il logo della band su bandiera della Union Jack disegnato da Jamie Reid e con il suo celebre disegno della Regina Elisabetta con spilla da balia sull'altra.
La moneta sarà disponibile sul sito ufficiale dei Sex Pistols a partire dalla fine di giugno ed è contenuta in una scatola imbottita di velluto.
E' stata realizzata anche una versione virtuale della moneta commemorativa, disponibile come NFT.
La ristampa di God Save The Queen
La moneta celebrativa non è l'unica uscita che riguarda i Sex Pistols e il Giubileo della Regina. Pochi giorni fa, infatti, la band ha pubblicato le ristampe delle due edizioni originali del singolo God Save The Queen.
La prima edizione, infatti, fu pubblicata per la A&M Records prima che l'etichetta rompesse con i Sex Pistols a causa del loro comportamento. All'epoca circa 25.000 copie del singolo furono distrutte e le poche copie rimaste sono state vendute negli ultimi anni a cifre che si aggirano tra i 15.000 e i 20.000 euro a pezzo.
La seconda versione, invece, è quella stampata dalla Virgin Records con copertina blu e volto della regina in copertina.
Le ristampe di God Save The Queen saranno disponibili a tiratura limitata: in 4000 copie quella della Virgin Records, con Did You No Wrong come b-side mentre 1977 sono state rese disponibili nell'edizione A&M con una demo di No Feelings con b-side.
God Save The Queen, la truffa dei Sex Pistols
"Non era certo una dichiarazione di guerra civile la nostra" - dirà molti anni dopo Rotten di God Save The Queen - era solo una canzone divertente, per farsi una risata".
All'epoca i media britannici e le istituzioni non furono dello stesso parere e il singolo di debutto pubblicato nel maggio del 1977 - guarda caso proprio nella settimana del Giubileo della Regina - fu considerato come una minaccia, uno sberleffo nei confronti di Elisabetta II.
La BBC si rifiutò di passare 'God Save The Queen' alla radio perché etichettata come una canzone di 'cattivo gusto' e molti negozi del Regno Unito decisero di non mettere il singolo sugli scaffali, incluso una catena popolare come Woolworth.
Un attacco contro lo status quo, quello dei Pistols, che anche i politici non mandarono giù come il Consigliere della Città di Londra Bernard Brook Partridge che descrisse la band come 'l'antitesi degli esseri umani' e augurò loro una morte improvvisa.
Una guerra contro Rotten e soci che non fece altro che far schierare tutti i giovani inglesi compatti al loro fianco. Le vendite di God Save The Queen schizzarono e risultò essere il secondo brano nella classifica dei singoli più venduti dietro 'I Don't Want To Talk About It/The First Cut Is The Deepest' di Rod Stewart. Secondo molti, però, fu proprio God Save The Queen a raggiungere il primo posto ma, considerata offensiva, la canzone inno del punk fu posizionata d'arbitrio al secondo posto.