Klaus Meine, lo storico cantante degli Scorpions è stato intervistato da Cecile B e ha raccontato a Radiofreccia l'ultimo album della band tedesca: Rock Believer.
Il frontman degli Scorpions ci ha raccontato del nuovo album della band di Hannover, spiegandoci la genesi e cosa si nasconde dietro ad alcuni singoli come Peacemaker e Rock Believer, attualmente nella Top 20 di Radiofreccia.
Klaus Meine ha anche condiviso un aneddoto emozionante avvenuto in uno dei lunghi tour che hanno portato la band tedesca sui palchi di tutto il mondo.
Gli Scorpions hanno ancora benzina nel serbatoio
E' uscito il 25 febbraio "Rock Believer", diciottesimo album pubblicato dagli Scorpions in 50 anni di carriera. L'ennesima raccolta di brani rock da stadio che la storica band di Hannover ha cominciato a mettere assieme prima che scoppiasse la pandemia.
"Non è un disco nato dalla pandemia, abbiamo iniziato a lavorarci già verso il 2018-2019", spiega Klaus Meine, "Se normalmente era Rudolf Schenker che scriveva prima la musica, questa volta abbiamo fatto al contrario e ho iniziato io a scrivere i testi. Ero come un cantastorie e scrivevo versi che parlano di tutti noi, ricordi di ogni epoca. C'è un brano nel disco che si chiama Gas in The Tank con un verso che dice 'Give me a dirty riff, my friend There's gotta be more gas in the tank' ed è come una lettera che scrivo a Rudolf chiedendo se avesse ancora benzina nel serbatoio, invitandolo a darmi ancora della grande musica e dei riff killer".
E sul brano che dà il titolo al disco, Rock Believer, aggiunge: "Volevo fare una dichiarazione e dire che il rock non è morto. In un mondo in cui sono sempre più popolari generi come l'hip hop, c'è una grande comunità rock in tutto il mondo. Ci sono milioni di 'rock believer' e volevo fare una dedica a tutti loro".