Rock & Reggae: 10 canzoni per un connubio stupefacente

10 canzoni per scoprire una miscela musicale esplosiva: dai Clash ai Rolling Stones, passando per Eric Clapton, No Doubt, Police e il Lovers Rock

Rock e Reggae. Difficile immaginare due generi musicali che a livello stilistico, di suono e attitudine paiano più distanti. E invece, Rock e Reggae hanno dimostrato di essere gli ingredienti di una ricetta musicale che funziona benissimo. Ecco una selezione di 10 canzoni per approfondire - o scoprire - questo esplosivo mix stilistico.

Rock e Reggae sono generi che hanno saputo contaminarsi a vicenda e mescolandosi hanno inventato il suono di band e dischi memorabili e caratterizzato, a fasi alterne, tanta musica degli ultimi decenni. L’Inghilterra è il paese che fa incontrare questi due mondi: quello del Rock bianco e quello dei ritmi caraibici di ska, rock steady e reggae che arrivano dalla Giamaica. Un’incontro che fiorirà nella seconda metà degli anni ’70 a Londra, in seno alla rivoluzione Punk e di cui Police e Clash saranno l’espressione più fortunata di questa fusione stilistica. Un connubio che - però - ha radici più profonde e che vanno ben oltre l'influenza clamorosa di Bob Marley & The Wailers, artista tra i più rilevanti e popolari di quel decennio.

Nuovi vicini di casa

Reggae e Rock iniziano a mescolarsi, annusarsi a influenzarsi a vicenda, diversi anni prima, già dall’inizio degli anni ‘60. Prima che la Giamaica ottenga l’indipendenza (staccandosi dalla Federazione delle Indie Occidentali e dal Regno Unito, il 6 agosto 1962) l’Inghilterra apre le porte all’immigrazione dalla Giamaica. Così, i ragazzi di Londra dei quartieri popolari più poveri - quelli della classe operaia - si trovano ad avere come nuovi vicini di casa e coetanei, i figli degli immigrati appena arrivati dalla Giamaica. Nuovi amici che  condividono gli stessi affanni e la stessa rabbia: l’Inghilterra è in piena recessione economica, non ci sono prospettive di lavoro, la pressione fiscale è soffocante e le disuguaglianze sociali rendono la situazione da difficile a insostenibile. Ma questi ragazzi, oltre al disagio, condividono naturalmente anche la musica. E' così che Londra si lascia letteralmente travolgere da un'ondata di musica nuova che arriva dalla Giamaica. Ancora una volta, in una situazione storica e sociale così tesa e complessa, la musica diventa uno strumento di evasone ma anche di lotta e protesta.  Quando a metà degli anni ’70 a Londra esplode il Punk - e diventa il gigantesco megafono generazionale con cui dire che quella società fa schifo, che tutto va raso al suolo e cambiato - il Reggae è già nel DNA e nelle corde di quella generazione di giovanissimi musicisti; da più di un decennio, infatti, il Reggae è principalmente la musica che ascoltano i giovani provenienti dalla fasce sociali più umili del Regno Unito, quelle degli immigrati, della classe operaia, del sotto-proletariato urbano. Proprio le stesse categorie dove nasce e attecchisce il Punk. Punk e Reggae sono espressioni musicalmente diverse di un comune e condiviso desiderio di rivolta e protesta. Espressioni che troveranno nel Rock il terreno fertile nel quale contaminarsi.

Lovers Rock

Il primo significativo innesto tra Reggae e sound occidentale non avviene però nel Rock. Poco prima della diffusione del Punk, inizia a fiorire il Lovers Rock, un genere che sull’impianto del Reggae inserisce colori, atmosfere e portamento della musica Soul e Pop. Soprattutto, nel Lovers Rock c’è voglia di leggerezza: nei temi, negli argomenti, nel sound. Una canzone su tutte per farsi un’idea delle coordinate stilistiche di questo sotto genere del Reggae è “Silly Games” di Janet Kay. Però, quello che a noi interessa, è che il Lovers Rock apre la strada ad una rilettura più bianca e patinata del Reggae, vicinissima a Pop e R’n’b, incarnata alla perfezione da band come gli UB40 e che evolverà a livello stilistico e sonoro - per esempio - in un altro grande gruppo degli anni ’80, i Fine Young Cannibals.

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