Richie Sambora: la jam con Eric Clapton e le radici blues

L'ex chitarrista di Bon Jovi e la memorabile jam session con Eric Clapton, Buddy Guy e John Lee Hooker che l'ha consacrato nella comunità del blues.

La storia musicale di Richie Sambora parte dal blues quando, appena 12enne, inizia a suonare la chitarra innamorato di leggende come BB. King, Eric Clapton,  John Lee Hooker. Nomi che grazie a una carriera strepitosa e una assoluta dedizione a questo genere, per Sambora negli anni diventano amici e colleghi. Una magia che inizia grazie ad una epica jam session organizzata da Eric Clapton e di cui vi raccontiamo la storia.

Tutti conoscono Richie Sambora come il Guitar Hero che per anni ha affiancato Jon Bon Jovi. Tuttavia, Sambora è un artista che va ben oltre le sua capacità come semplice accompagnatore di una grande band o un grande artista: è anche compositore, produttore e cantante di talento. Inoltre, musicalmente, Richie Sambora si distingue per la sua profonda passione e amore per il blues, genere che, chitarra al collo, suona in maniera prodigiosa.

Jam session da sogno

Gli inizi della storia musicale di Sambora affondano le radici nel blues, visto che inizia a suonare la chitarra a soli 12 anni, idolatrando grandi artisti come B.B. King, Jimmy Page ed Eric Clapton. Con il passare degli anni, questi musicisti sono diventati più di semplici eroi; per l’ex chitarrista dei Bon Jovi sono diventati amici e collaboratori. In particolare, Sambora ha sviluppato un forte legameli amicizia con B.B. King, mentre Jimmy Page non solo è stato uno dei suoi miti, ma ha anche supportato la sua prima band, i Mercy, aiutandoli a firmare per la Swan Song Records, etichetta discografica dei Led Zeppelin.

Ma è nel 1995 che Sambora, all’apice della popolarità dei Bon Jovi, chiude il cerchio con la sua passione per il blues. Questo accade quando Eric Clapton gli propone di unirsi a una jam session da sogno al Roxy di Los Angeles; per Sambora era un sogno che si realizzava! Quella jam session si rivelò una svolta cruciale nella carriera di Sambora. Da quel momento, non è stato solo il brillante chitarrista che illuminava con la sua arte i palcoscenici dei Bon Jovi, ma è diventato anche un musicista rispettato e apprezzato nella più esclusiva comunità blues.

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