Red Hot Chili Peppers, il videogame di Californication è diventato realtà

Il videogame protagonista dello storico video di Californication dei Red Hot Chili Peppers ora è diventato realtà. A crearlo un programmatore spagnolo

L'iconico videogame protagonista del video di Californication dei "Red Hot Chili Peppers" è diventato realtà. A realizzare una versione giocabile basata sulla clip pubblicata nel 1999 dalla band è stato il programmatore spagnolo Miquel Camps Orteza. Resosi conto che nessuno aveva mai fatto un videogame tratto dal video di Californication, il programmatore ha deciso di sconfiggere la nostalgia realizzandolo da solo.

Californication è stato il quarto singolo estratto dall'omonimo settimo album dei Red Hot Chili Peppers pubblicato nell'estate del 1999. Il disco segna il ritorno di John Frusciante dopo essere stato sostituito da Dave Navarro nei due album precedente e diventa il maggior successo commerciale raggiunto dai Red Hot.

Unlimited Love, il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers

Si chiamerà "Unlimited Love" il nuovo e dodicesimo album dei Red Hot Chili Peppers che sarà pubblicato il 1° aprile.

"Unlimited Loved" è il primo album con il chitarrista John Frusciante dal 2006 e il primo con il produttore e collaboratore di lunga data Rick Rubin dal 2011.

Unlimited Love rappresenta l'unione in un unico spirito di quattro anime individuali che ancora esplorano senza paura il futuro della loro eterna amicizia e unione musicale, si legge in una nota.

L'album è stato anticipato dal primo singolo 'Black Summer'.

Così la band descrive in una nota ufficiale alcune delle canzoni che compongono la tracklist di Unlimited Love.

“Here ever After” segue una linea di basso in un tunnel ritmico come promette il gancio "È il tipo di ragazza che ti fa venire voglia di andare più veloce". E sia che si tratti di fiati selvaggi e di bassi esuberanti su “Aquatic Mouth Dance” o il poetico paesaggio onirico della ballad “Not The One”, l'album cambia con gioiosa imprevedibilità. Su “Poster Child,” troviamo un riff funky punteggiato di magia del pedale wah con un magnifico coro, “The Great Apes” contiene una sorta di richiamo primordiale.

Per quasi sei minuti, “It’s Only Natural” scivola dentro e fuori da armonie ipnotiche e groove magnetici. Il funk di “She’s A Lover” sfocia in un coro che si può cantare e in un ritornello pronto per la pista da ballo mentre “These Are The Ways” vede una melodia morbida cedere il passo alla chitarra e alla voce

“Whatchu Thinkin’” si appoggia su percussioni che fanno girare la testa mentre la voce fluttua con il tempo, solo per la chitarra che infiamma il ritornello. Un coro di synth analogico colora l'intro di “Bastards of Light,” mentre un crescendo eleva “White Braids & Pillow Chair” sopra al cielo. “One Way Traffic” accelera il funk in un incrocio di basso arioso e batteria. “Veronica” scambia la soleggiata Los Angeles della band per il South Side di Chicago e una storia quasi cinematografica sul personaggio del titolo. Poi c’è “Let ‘Em Cry” dove la tromba scandisce lo slancio prima di raggiungere l'apice su un assolo di chitarra emotivamente carico. “The Heavy Wing” prende il volo in un'esplosione di distorsione e di evocazioni vocali. L’album si chiude con “Tangelo.” Con una chitarra delicata e voci emotivamente cariche, questa ninna nanna ultraterrena è una vibrante nota finale.

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