Per la prima volta i Red Hot Chili Peppers hanno suonato Smells Like Teen Spirit dei Nirvana dal vivo e John Frusciante ha cantato il ritornello
I Red Hot Chili Peppers hanno fatto una cover di Smells Like Teen Spirit dei Nirvana esibendosi lo scorso weekend in occasione dell'annuale show di beneficenza organizzato da Flea per la Silverlake Conservatory Of Music.
La band californiana, tornata recentemente con il secondo album in un anno "Return Of The Dream Canteen", ha chiuso il set esibendosi sulle note del classico scritto da Kurt Cobain e contenuto all'interno di Nevermind.
Il brano era stato già suonato dal solo John Frusciante ma mai dai tutti i Red Hot Chili Peppers che, comunque, hanno una lunga storia con i Nirvana.
I Red Hot Chili Peppers e la cover dei Nirvana
Ogni anno Flea e i Red Hot Chili Peppers organizzano uno show di beneficenza per raccogliere fondi a favore del Silverlake Conservatory Of Music, scuola di musica fondata ormai più di 20 anni fa dal bassista.
Durante le varie edizioni i Red Hot si sono esibiti in set speciali ricchi di cover - da Prince a Jimi Hendrix - e di ospiti come Eddie Vedder e Lindsey Buckingham dei Fleetwood Mac.
Lo show dello scorso weekend ha visto i Red Hot salire sul palco per un set di 11 canzoni che si è concluso in un modo davvero speciale. Per la prima volta, infatti, la band ha suonato una cover di Smells Like Teen Spirit dei Nirvana con John Frusciante, che aveva già suonato il brano da solista, che ha cantato il ritornello.
Nel corso della serata Frusciante si è preso la scena anche durante l'unica altra cover dello show, quella di I Remember You dei Ramones.
I Red Hot Chili Peppers e i Nirvana
I Red Hot Chili Peppers e i Nirvana hanno una storia che comincia proprio nel 1991 quando andarono in tour con la band di Kurt Cobain in epoca "Nevermind" ed esibendosi anche con i Pearl Jam freschi di debutto con "Ten".
Kiedis e Frusciante hanno parlato in un'intervista con Howard Stern di quell'esperienza, rivelando quanto fosse stato speciale poter dividere con quegli artisti, specialmente con i Nirvana.
"I Pearl Jam erano bravissimi ma i Nirvana erano un'entità molto potente, erano magici. Poter suonare con loro ci ha cambiato la vita. Abbiamo sempre affrontato i concerti con energia, passione e l'idea che fosse una questione di vita o di morte e i Nirvana avevano la stessa attitudine. Non solo erano bravi autori e performer ma erano pronti ad incendiarsi in ogni momento. Era qualcosa di naturale, un dono che avevano dentro sin dalla nascita", disse Kiedis.
Kurt Cobain, in particolare è sempre stato un vero riferimento per Kiedis che ha parlato della sensazione di avere a che fare con il leader dei Nirvana nel backstage:"Ero sempre in soggezione quando lo incontravo. Lui non era essere un frontman e comportarsi come tale, era timido e pensava solo a trattenere le energie per l'esibizione. Io e Flea abbiamo passato bei momenti con lui, ci siamo trovati a chiacchierare prima che salisse sul palco. Era sempre tranquillo e caloroso con noi, non esternava tutto il chaos che si portava dentro".