Queen, un debutto frutto della gavetta

Nel 1973 i Queen pubblicavano il loro primo album dopo anni di gavetta nei locali e nelle sale concerto di Londra: un flop che aprì la strada alla band

Il 13 luglio del 1973 - e il 4 settembre dello stesso anno - i Queen arrivavano nel mercato discografico con l'omonimo album di debutto.

Messa alle spalle l'avventura con gli Smile, Brian May e Roger Taylor, con il nuovo frontman Freddie Mercury - al quale si sarebbe aggiunto John Deacon - si impegnarono una intensa attività live nel circuito dei club inglesi con quella che sarebbe diventata una delle band più amate nella storia del rock: i Queen.

Posti piccoli, college, pub, la vera gavetta che qualsiasi band dell'epoca faceva prima di tentare il salto, con fortune alterne.

Sì, perché per quanto possa sembrare incredibile pensarlo oggi, anche i Queen sono stati dei ragazzi alla ricerca della propria identità, nel tentativo di imparare il mestiere, di capire la chiave, il segreto che si cela dietro ad un buon songwriting.

All'epoca, tra le mani, non avevano altro che tante speranze ma, con un pizzico di fortuna, si trovarono a registrare per puro caso quella che diventò la prima demo, il biglietto da visita con cui cominciare a bussare alla porta dei discografici.

Le sessioni ai Trident Studios

Colpito da quanto registrato nella demo, Keep Yourself Alive in particolare, e cercò di far ascoltare la band ai fratelli Sheffield, proprietari dei Trident Studios, invitandoli ad uno dei live dei Queen.

Barry Sheffield capì subito di avere davanti qualcosa di speciale e strinse un accordo grazie al quale i Queen potevano utilizzare i Trident Studios nei tempi morti, specialmente la notte e il weekend, per lavorare a quello che sarebbe diventato il loro primo disco. Allo stesso tempo Sheffield diventava anche il manager e l'editore della band, coprendo più ruoli sotto lo stesso tetto.

May, Mercury, Taylor e Deacon passarono ore per cercare di affinare il sound, che all'epoca univa prog a sonorità più heavy, più hard rock che glam, nottate su nottate per mettere su nastro le loro idee.

Ad aiutarli in cabina di regia proprio Anthony e Baker anche se, come dichiarerà lo stesso interessato anni dopo, Mercury chiese anche a Bowie, incontrato nei corridoi del Trident, di produrre il loro primo album.

Baker, che aveva preso il comando dopo i problemi di salute di Anthony, chiese ai Queen di dare il tutto per tutto, provando e riprovando dopo innumerevoli take ed estenuanti sessioni, convinto del loro talento ma anche del lavoro da fare.

Un lavoro che riguardava specialmente le chitarre di Brian May che vennero utilizzate, grazie alla formazione classica del produttore, come se fossero un'orchestra, tanto da spingere la band a sottolineare nelle note di copertina che le chitarre sono tutte suonate dal vivo, senza l'ausilio di sintetizzatori.

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