Queen, "The Works" compie 37 anni

37 anni per “The Works”, undicesimo album di studio dei Queen pubblicato il 27 febbraio 1984

37 anni fa, Il 27 febbraio 1984 i Queen pubblicarono “The Works” che, oltre ad essere il disco numero 11 della loro carriera, rappresenta un punto di rinascita per la band reduce dal flop di vendite di “Hot Space”.

Queen, la storia di The Works

La forsennata sperimentazione musicale che caratterizzò il precedente 'Hot Space', e che costò non poche critiche ai Queen, lasciò ampio spazio al prepotente ritorno dell’ hard rock che, perfettamente bilanciato con suoni elettronici, intense ballate che strizzano l’occhio al pop e testi che trattano temi sociali e politici mai direttamente affrontati prima da Mercury e soci, contribuì alla costruzione di un grande disco.

La pesantezza delle aspettative del pubblico, che gravava sulle spalle della band, venne spazzata via dal batterista Roger Taylor che, durante una delle prime sessioni di registrazione, esclamò: “Let’s give them the works!”. Da questa affermazione non solo nacque il titolo del disco ma prese il via un processo creativo che portò, per la prima volta nella storia dei Queen, ogni membro a scrivere una canzone che poi sarebbe diventata un singolo.

Ascoltiamo insieme, ancora una volta, queste quattro canzoni.


RADIO GAGA

Il primo singolo estratto fu Radio Gaga, traccia d’apertura di The Works. Roger Taylor la scrisse, ispirandosi a suo figlio Felix che all’epoca era un bambino di 3 anni che ripeteva spesso l’espressione “radio ca ca”, in uno studio di Los Angeles con un sintetizzatore Roland Jupiter 8 e una drum machine.

Successivamente arrivò l’apporto degli altri membri della band: la linea di basso scritta John Deacon, le liriche rivedute e corrette da Freddie Mercury e l’idea di suonare l’assolo con un vetrino di Brian May. Il costoso video, diretto da David Mallet, contiene molti spezzoni del film Metropolis di Fritz Lang.

IT’S A HARD LIFE

Il terzo singolo estratto da “The Works” fu “It’s A Hard Life”. La prepotente passione di Freddie Mercury per l’opera è la caratteristica peculiare di questa canzone che, nata proprio dalla penna di Bulsara, si apre con una citazione del "Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto" tratto da Vesti La Giubba, aria dell'opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

Sul piano delle sonorità questa è la canzone che maggiormente riporta i Queen al periodo pre-sintetizzatori.

Brian May raccontò che questa era una delle canzoni preferite di Freddie.

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