Danny Boyle, regista di "Pistol", il biopic seriale dedicato ai Sex Pistols in arrivo sulle piattaforme di streaming la prossima settimana, ha parlato della critiche fatte da John Lydon.
Il frontman dei Sex Pistols ha fortemente espresso la sua disapprovazione nei confronti del progetto minacciando ripercussioni legali per Boyle e trascinando in tribunale, perdendo, gli altri membri della storica punk band britannica.
Una presa di posizione dura quella dell'ex Johnny Rotten che lamenta il mancato coinvolgimento nella produzione e un racconto dei fatti stravolto rispetto alla realtà.
Boyle: "Lydon ha tutto il diritto di attaccare la serie"
Sin dal primo giorno John "Rotten" Lydon si è dimostrato contrario alla realizzazione di "Pistol", il biopic sui Sex Pistols diretto dal regista di Trainspotting e The Millionare Danny Boyle.
Il cantante della punk band britannica ha preso le distanze dal progetto, descrivendo la serie come una 'fantasia borghese' molto lontana dalla realtà.
Lydon aveva minacciato di portare Boyle in tribunale e poi in tribunale ha portato davvero gli altri Sex Pistols cercando inutilmente di impedir loro di utilizzare le canzoni della band all'interno della serie.
Secondo Lydon, Steve Jones, Glen Matlock e Paul Cook sarebbero 'colpevoli' di aver portato avanti, senza coinvolgerlo, il progetto "Pistol", biopic seriale diretto dal regista di Trainspotting Danny Boyle che debutterà su Hulu e Disney+ il prossimo 31 maggio.
"Tagliarmi fuori è stata una mossa incredibilmente stupida. Si tratta di una cosa ridicola e assurda", ha detto, "Possono andare a farsi fo**ere. Li ho supportati per anni, anni e anni, pur sapendo che non erano altro che dei rami secchi. Nessuno di questi st***zi avrebbe una carriera se non fosse per me. Non hanno fatto niente prima e non hanno fatto niente dopo".
Boyle, però, non si è scomposto e parlando di "Pistol" ha sottolineato che è lecito e giusto aspettarsi una reazione del genere da quello che fu Johnny Rotten.
Intervistato dal Guardian, il regista ha parlato di Lydon come di un genio, del tutto legittimato a fare le sue esternazioni contro la pellicola:"John è un genio. Ovviamente non puoi fare una serie su di lui perché è ingestibile, lo sanno tutti".
Proprio per questo, Boyle si è rivolto ad un altro Sex Pistols, il chitarrista Steve Jones, e alla sua autobiografia "Lonely Boy: Tales From A Sex Pistol" su cui è basata la serie:"Il libro di Steve è come una porta di servizio. Ti permette di guardare a tutto il gruppo. Ma bisogna riconoscere che lì c'è un solo genio ed è Rotten. E' lui la persona che ha cambiato tutto, una figura chiave dal punto di vista culturale nel panorama britannico".
"Amo Lydon per ciò che fa e non voglio che la serie gli piaccia", ha concluso il regista,"Voglio che la attacchi. Penso che ne abbia tutto il diritto. Perché cambiare l'abitudine di una vita intera?".