Pillole di Stile: i chitarristi di Alice Cooper

Nella sua carriera, Alice Cooper ha fatto sfilare tra album e tour, alcuni tra i migliori chitarristi del pianeta. Eccone cinque tra i più bravi e pittoreschi.

“White Line Frankenstein” è il recente singolo di Alice Cooper in cui impazza - scatenato alla chitarra - Tom Morello. Ma la volontà di bearsi della presenza della sei corde di Rage Against The Machine e Audioslave non è che l’ennesima dimostrazione da parte di Alice Cooper, di pretendere al suo fianco chitarristi mirabolanti. In oltre cinquant’anni di carriera, infatti, tra dischi e tour del cantante, hanno infatti sfilato alcuni dei migliori chitarristi del pianeta.

Una delle certezze dell’iconografia del rock e - soprattutto dell’hard rock - è che ogni grande cantante pretende al suo fianco una personalità di rilievo alla chitarra.

David Coverdale, Ozzy Osbourne, Ronnie James Dio, David Lee Roth, Glen Hughes hanno fatto suonare sui loro album e sui loro palchi, alcuni dei più eccitanti chitarristi rock della storia: da Steve Vai a Zack Wilde, passando per Reb Bech, Randy Rhoads e Tony Iommi. Forse perché al riparo dall’atmosfera più egualitaria e democratica delle band, i cantanti - presentandosi come solisti o in progetti in cui sono inequivocabilmente leader - sfoggiano chitarre stupefacenti che, subordinate al loro ruolo, impreziosiscono la proposta musicale e spesso ne rappresentano il fiore all’occhiello, visto anche il tanto spazio concesso in questi generi al suono e alla perizia della chitarra elettrica.

Ovviamente, non fa eccezione in questa lista un gigante dell’hard rock come Alice Cooper. Anzi, il fatto che Alice Cooper sia stato tra gli artisti più rilevanti se non addirittura più influenti e pionieristici in quel filone dell’hard rock che estremizza - ai confine del circense - tematiche e contaminazioni con il mondo dell’horror e dell’occulto, porta un interessante valore aggiunto.

PHOTO CREDIT: Elena Di Vincenzo

I chitarristi, per essere scelti da Alice Cooper, non solo dovevano essere musicisti di straordinaria levatura ma sfoggiare anche presenza, carisma e look all’altezza dell’immaginario orrifico e fiabesco che alimentava la musica di Cooper. Così ho pensato che sarebbe potuto essere divertente fare una sorta di retrospettiva sulla musica di Alice Cooper mettendo in fila, alcuni dei suoi proverbiali - e spesso eccentrici - chitarristi. Il tutto, naturalmente, senza la pretesa di essere esaustivo e, tantomeno, di catalogare dei musicisti in una classifica. Semplicemente, questi sono quelli che mi piacciono e divertono di più.

Kane Roberts

Se abbiamo detto che, oltre ad essere un musicista pregevole, per suonare con Alice Cooper serve un look che non passi inosservato, impossibile allora non partire da Kane Roberts. Roberts era conosciuto come il chitarrista Rambo visto che, complice il fisico da autentico culturista, saliva sul palco agghindato come Sylvester Stallone nell’omonimo film e - soprattutto - con una chitarra a forma di mitragliatrice. Questo look - oggi insostenibilmente tamarro ma allora più popolare di quanto si possa immaginare - non deve però fuorviarci dalle capacità musicali di Roberts, davvero pregevoli. CONSTRICTOR (1986) è l’album che segna l’inizio della collaborazione tra Roberts e il cantante: un disco che vira la produzione di Cooper verso un Pop Metal potente e pulito, dove la chitarra di Roberts conquista per un lavoro di ritmica aggressivo ma sempre elegante, un grande suono distorto e assolo che - senza sconfinare mai nel virtuosismo - conquistano per intensità e trovate pirotecniche. Ma Kane Roberts è anche un cantante niente male e, nel 1991, riesce persino a infilare un brano nella TOP 40 con il pezzo, “Does Anybody Really Fall In Love Anymore”, una canzone scritta originariamente da Jon Bon Jovi e Richie Sambora per la cantante Cher.


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