Che noia se i retroscena del rock si alimentassero solo dell'immaginario Sesso, Droga & Rock N' Roll...
Invece, dietro grandi album, canzoni, tour ci sono anche storie di persone normali, certamente baciate dal demone dell'arte e della creatività ma comunque alle prese con contingenze, quotidianità, crisi ed esigenze comuni.
Questa è una storia che riguarda Tony Levin bassista dei King Crimson e autentica icona vivente del basso (Pink Floyd, John Lennon, Dire Straits, Liquid Tension Experiment...). Nel 1986 è in studio con Peter Gabriel, con cui suona da sempre, per incidere SO, quinto album solista dell'ex cantante dei Genesis.
Levin è appena diventato padre e si è portato in studio la piccola Megan; quando il produttore artistico Daniel Lanois e Peter Gabriel mettono alle strette Tony Levin per trovare il suono di basso giusto per incidere "Don't Give Up", Lenin agguanta un pannolino della figlia e si inventa una magia.
Non ci sono limiti alla fantasia di un artista. Fantasia che se stimolata da un’impresa particolarmente entusiasmante può istigare la creatività in maniera stupefacente. La registrazione di un disco può essere uno di questi momenti vibranti. Quando l’idea di un arrangiamento, la sensazione di uno scenario sonoro, il sapore dell’amalgama di un groove, pulsano chiari e petulanti nell’immaginario di un musicista, di un produttore, di una band o di un cantante: ma tradurre quella visione in una take, catturarla su nastro con gli accordi migliori, il suono giusto, l’intenzione più opportuna non è solo una sfida. E’ anche l’espressione più intensa della magia di suonare.Trasformare in musica idee e sensazioni. E’ allora che si spremono le possibilità tecniche e tecnologiche di musicisti e strumenti, si esplora, si sperimenta, si gioca.