Pantera, in arrivo un nuovo album? Sì ma dal vivo
Charlie Benante difende la scelta di suonare come Pantera e parla di un possibile album dal vivo: "Abbiamo registrato molti concerti, dobbiamo solo scegliere"
l futuro potrebbe portare un nuovo album dei Pantera? Sembra proprio di sì, almeno stando alle parole di Charlie Benante che, però, tende a specificare che si tratterebbe solo di un disco dal vivo.
Lo scorso anno ha fatto grande clamore il tour dei Pantera con Zakk Wylde e Charlie Benante in sostituzione dei fratelli Abbott.
Toccare due personaggi come Vinnie Paul e Dimebag Darrell alla comunità metal è un po' come tirare in ballo dei parenti morti prematuramente e in molto hanno storto il naso nel sapere che Phil Anselmo e Rex Browne sarebbero tornati sul palco portando la bandiera dei Pantera.
La realtà è che, una volta cominciato il tour che è passato anche in Italia con Radiofreccia come radio partner, un Anselmo in grande spolvero e una band fatta non propriamente da improvvisati, hanno spazzato via ogni critica a colpi di potenza sonora.
Un album dal vivo dei Pantera 2.0
Del resto Benante e Wylde erano entrambi amici della famiglia Abbott che, pare, abbia dato il benestare per l'operazione che, nelle stesse parole della band, è stata pensata 'For The Brothers', For The Fans, For Legacy'.
Dopo il successo dei mesi scorsi, i Pantera sono ancora protagonisti sui palchi di mezzo mondo, incluso uno slot da supporter per i Metallica nel 2024 e l'attività dal vivo sembra essere al centro dei pensieri degli attuali membri della band.
Intervistato da the Vinyl Guide Podcast, Charlie Benante ha parlato della possibilità di realizzare il primo album dei Pantera nell'era post Abbott ma, ovviamente, si tratterebbe solo di un disco dal vivo.
"Ne abbiamo parlato, vedremo. Registriamo molto quello che facciamo live e forse si tratta solo di trovare il tempo per ascoltare tutto e capire gli show migliori o andare a pescare le canzoni dai vari concerti e metterle insieme. Mi piacerebbe molto".
Non sono i Pantera originali ma rispettiamo lo spirito della band
Al di là delle polemiche, che i Pantera degli Abbott non siano gli stessi di oggi lo sanno tutti, incluso Anselmo e lo stesso Benante, ben consapevole dell'eredità di cui lui e Wylde si sono fatti carico.
"Per me i Pantera sono una cosa davvero speciale e penso questa sia un'opportunità che consenta di onorare i tuoi amici, di suonare canzoni che ami e di dare al pubblico la possibilità di ascoltare quelle canzoni in un ambiente live, anche perché molti non hanno avuto la possibilità di farlo prima", ha spiegato il già batterista degli Anthrax. "Sì, lo so che non si tratta dei Pantera originali, dovrei essere stupido per non rendermene conto. Si tratta di una versione dei Pantera con me e Zakk e cerchiamo di rispettare lo spirito della band".
A proposito di un possibile coinvolgimento nella band quando Vinnie era ancora in vita, Benante ha detto che quando lui e l'amico erano insieme non erano certi impegnati a discutere della band: "Parlavamo di altro, quindi non è mai saltato fuori il discorso. So che, ad un certo punto, Vinnie si era detto possibilista ma non so se fosse la verità o meno. Non so altro".
La versione di Anselmo e Brown
Phil Anselmo, che dei Pantera è da sempre la voce, lo scorso novembre si era detto scelto della sua decisione.
Intervistati da The Metallica Report, lui e l'altro membro originale Rex Brown, hanno parlato della risposta dei fan dal vivo.
"E' qualcosa di validante, è incredibilmente bello e quando sei su quel palco percepisci tutto l'amore. E se riesci a capirlo è una sensazione fantastica e al giorno d'oggi riusciamo ad apprezzare meglio gli show", ha spiegato il frontman dei Pantera.
"Quando eravamo più giovani eravamo sempre in guerra. Quando salivamo sul palco eravamo solo arrabbiati e in lotta continua, adesso sono le canzoni a prendersi il loro spazio. Posso concentrarmi sul cantare quelle dannate canzoni e per me è un sollievo. Non devo più distruggermi".
E a chi critica l'operazione giudicandola irrispettosa nei confronti degli Abbott, Anselmo risponde dicendo che è assolutamente convinto che anche loro avrebbero fatto lo stesso.
"L'unica cosa che posso dire è che so per certo che Vince e Dime vorrebbero che lo facessimo, senza dubbio. Vorrebbero che il brand Pantera e la sue eredità continuassero. Non so in cosa credi ma, sai, a volte piace pensare che quei ragazzi ci guardino da lassù facendo il pollice alto in segno di approvazione".