11 aprile 2025

Oasis, l'attitudine dei Gallagher in Supersonic

L'11 aprile del 1994 gli Oasis pubblicavano Supersonic, singolo di debutto in cui veniva messa in mostra tutta l'attitudine dei fratelli Gallagher

Pubblicato l'11 aprile 1994, Supersonic ha segnato il debutto esplosivo degli Oasis.

Il primo singolo dei fratelli Gallagher è stato il perfetto biglietto da visita per il sound che la brand avrebbe poi espresso in "Definitely Maybe", uno dei debut album più importanti della musica inglese e del Britpop.

 "Definitely Maybe", il primo album degli Oasis, ha una storia travagliata per essere un disco di esordio. Poteva essere un lavoro da buona la prima ma per riuscire ad ottenere il risultato sperato, la band dei fratelli Gallagher girò di studio in studio, gettando sessioni e ricominciando da capo.

Inizialmente gli Oasis si rivolsero a Chris e Tony Griffiths dei Real People, una band di Liverpool, per aiutarli a registrare alcune demo nel loro studio, The Pink Museum. E' qui che furono registrate le primissime versioni di alcune delle tracce che sarebbero finite su Definitely Maybe, incluso il primo singolo Supersonic.

Oasis, l'attitudine dei  Gallagher in Supersonic

La genesi di Supersonic

La genesi di "Supersonic" è tanto straordinaria quanto la canzone stessa. Il 19 dicembre 1993, gli Oasis entrarono nel Pink Museum Studio di Liverpool con l'intenzione di registrare un altro brano, "Bring It on Down".

Tuttavia, a causa dell'insoddisfazione per la sessione di registrazione, la band decise di cambiare rotta. Mentre il resto della band si prendeva una pausa per mangiare, Noel Gallagher rimase indietro e, in un'esplosione di creatività, scrisse  la struttura principale di "Supersonic" in circa mezz'ora.

Questa creazione improvvisata sarebbe diventata il loro singolo di debutto  La registrazione di "Supersonic" è stata tanto spontanea quanto la sua scrittura.

Senza nulla di preparato, la band ha iniziato a suonare insieme in modo organico, con il batterista Tony McCarroll che ha impostato un ritmo lento, seguito dalla chitarra di Paul "Bonehead" Arthurs e dal bassista Paul "Guigsy" McGuigan. Noel ha poi aggiunto il riff di chitarra principale, e la canzone ha iniziato a prendere forma.

Una curiosità impressionante: Liam Gallagher registrò la voce in una sola take.

Niente riscaldamento. Nessun secondo tentativo. Entrò nella cabina, cantò con la sua voce tagliente e carismatica — ed è quella versione che finì nel disco.



Un cane di nome Elsa

Dall’idea iniziale al missaggio finale, l’intera “Supersonic” fu scritta, registrata e mixata in circa 11 ore.

E non è mai stata riregistrata. La versione presente su Definitely Maybe è quella originale — grezza, potente e piena di energia. Non perfetta, ma vera.

Noel Gallagher ha spesso ammesso di dare più importanza al suono e al ritmo delle parole piuttosto che a un significato rigido o lineare nei testi.

“Supersonic” ne è l’esempio perfetto. I versi sono essenzialmente una serie di immagini scollegate tra loro, ma piene di sicurezza e atteggiamento.

Il verso che apre Supersonic, in particolare è Gallagher in purezza e racchiude in pieno tutta l'attitudine di Noel e di Liam che della sfrontatezza e dell'arroganza hanno fatto una cifra stilistica al pari della musica degli Oasis: "I need to be myself/ I can't be no one else"  (Ho bisogno di essere me stesso, non potrei essere nessun altro).

Un altro dei passaggi cardine del brano: "I know a girl called Elsa, she's into alka seltzer" regala uno degli aneddoti più noti su Supersonic

La Elsa cantata da Liam, infatti, non  è una ragazza bensì un cane, per la precisione un Rottweiler.

Il cane apparteneva a qualcuno presente in studio (forse l’ingegnere del suono), ed era famoso per avere problemi di flatulenza che facevano ridere (e scappare) tutti.

Noel, con il suo senso dell’umorismo surreale, trasformò quell’aneddoto in uno dei versi più bizzarri e memorabili della canzone.