Nirvana, in arrivo la ristampa per i 30 anni di In Utero

L'edizione per i 30 anni di In Utero conterrà due album dal vivo per un totale di 53 tracce inedite e sarà disponibile in numerosi formati

Uscirà il 27 ottobre 2023 la nuova ristampa di "In Utero" realizzata per celebrare i 30 anni dall'uscita del terzo album dei Nirvana.

Pubblicato il 21 settembre 1993, "In Utero" è stato l'ultimo lavoro di inediti registrato in studio dai Nirvana prima della morte di Kurt Cobain avvenuta solo pochi mesi dopo.

Ora il disco che contiene brani come 'Heart-Shaped Box', 'Serve The Servants', 'Rape Me' e 'Pennyroyal Tea' è pronto per essere ristampato in diversi formati con 53 tracce inedite, inclusi due concerti mai pubblicati prima.

"In Utero: 30th Anniversary"

Geffen/UMG hanno annunciato l'uscita di "In Utero: 30th Anniversary", edizione rimasterizzata e ampliata di "In Utero", terzo e ultimo album dei Nirvana pubblicato nel settembre del 1993.

"In Utero: 30th Anniversary" sarà disponibile dal 27 ottobre 2023 con diverse ristampe in vari formati.

Le pubblicazioni includono un cofanetto Super Deluxe di 8 LP in Edizione Limitata, un cofanetto Super Deluxe di 5 CD, una versione in vinile (1 LP + 10"), 2 CD Deluxe e un’edizione Digital Super Deluxe.

Le tre versioni della Super Deluxe Edition comprendono un totale di 72 brani di cui 53 inediti. Nel materiale inedito sono inclusi due concerti completi registrati durante il tour di In Utero, vale a dire Live In Los Angeles (1993) e l'ultima esibizione della band a Seattle, Live In Seattle (1994), oltre a sei brani sempre in concerto, a Roma, Springfield e New York.

Jack Endino, produttore e sound engineer di Bleach, il debutto della band nel 1988, ha ripulito le tracce dal vivo estratte dai nastri stereo soundboard appositamente per questa ristampa. Inoltre, le dodici canzoni originali di In Utero, insieme a cinque tracce bonus e B-sides, sono state rimasterizzate dai nastri stereo analogici originali da Bob Weston che aveva assistito Albini ai tempi delle session originali.

In Utero, la risposta di Cobain alla fama di Nevermind

Due anni prima la band aveva compiuto l'impensabile, entrando a gamba tesa nel mainstream dei nascenti anni '90 con "Nevermind".

Un successo inaspettato che, insieme alla spinta combinata con band come Metallica, Pearl Jam e Guns N'Roses, in pochi mesi riuscì a trascinare il rock alternativo dall'underground alle classifiche di tutto il mondo.

Un'attenzione enorme che non aveva fatto altro che schiacciare Cobain, tanto da spingerlo a navigare in direzione contraria per l'album successivo.

Se "Nevermind" era riuscito a trasformare i Nirvana nella band più grande del mondo, grazie ad un mix di ferocia e gusto per la melodia, per il suo successore Cobain pensò di realizzare qualcosa di diverso.

Qualcosa che fosse nuovamente 'suo' e non alla mercé di chiunque, che potesse tradurre i suoi sentimenti primordiali, ritornando a qualcosa di più simile al debutto con "Bleach".

Per farlo, il leader dei Nirvana pensò di farsi aiutare da qualcuno che aveva già dato il proprio supporto ad una delle sue band preferite, i Pixies.

Quel qualcuno era il produttore Steve Albini, cambio di rotta necessario per spostare il sound da quello radio-friendly realizzato con il futuro Garbage Butch Vig a qualcosa di più punk.

In Utero fu un modo per Kurt di esprimere in musica come si sentiva circa la sua posizione in quel momento all'interno della società. Un disagio trasformato in un sound aggressivo e pieno di distorsioni realizzato grazie alla tecnica di Albini.

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