13 marzo 2025

Nick Cave parla del vecchio insulto ai Red Hot Chili Peppers

L'artista australiano si è scusato per un vecchio insulto ai Red Hot e ha rivelato di aver collaborato con Flea sul suo disco da trombettista

Nick Cave ha voluto chiarire alcune esternazioni fatte in passato a proposito dei Red Hot Chili Peppers.

Il cantautore australiano è intervenuto su una frase risalente a circa 25 anni fa in cui mostrava tutto il suo disprezzo nei confronti della band californiana.

Disprezzo al quale Flea rispose con uno stile tale da commuoverlo, dice.

I due collaboreranno anche sul nuovo album in cui il bassista dei Red Hot mette in mostra la sua passione e il suo talento per la tromba.

Nick Cave e la sparata sui Red Hot Chili Peppers


Quando si è un artista la possibilità che ogni tua parola venga intercettata e consegnata ai posteri è solitamente più di una possibilità.
Sono molte le sparate rimaste negli annali e che, in alcuni casi, hanno seguito i loro autori nel corso del tempo.

Lo sa bene Nick Cave, un personaggio sempre abbastanza complesso che, all'inizio del millennio, fece una sparata memorabile nei confronti dei Red Hot Chili Peppers.

"Ogni volta che passo davanti ad uno stereo e dico 'Che roba è questa porcheria?'. La risposta è sempre 'i Red Hot Chili Peppers'".

L'origine di quelle parole non la ricorda nessuno ma il quote ha seguito l'artista australiano nel corso degli anni.
Oggi Cave si dice pentito di quelle parole - specialmente dopo una commovente lettera di Flea in risposta al suo attacco - e spiega di essere diventato una persona diversa.

In uno dei suoi Red Hand Files Nick Cave ha commentato quella che descrive come "un'osservazione superficiale" : "Non c'era vera cattiveria, era solo il genere di cose odiose che dicevo all'epoca per fare incazzare la gente. Ero un piantagrane, un agitatore e mi sentivo maggiormente a mio agio nel ruolo di persona irritante. Credo sia un tratto molto australiano di quelli della mia generazione. Quel commento mi perseguita da un quarto di secolo".

La risposta di Flea

Anche se nessuno ricorda l'origine di quella frase, è certo che sia arrivata anche ai diretti interessati tanto che, nel 2006, Flea racconto di essere stato ferito dalle parole di Cave.
Il bassista dei Red Hot Chili Peppers decise però di rispondere a quell'attacco con amore e comprensione, arrivando a commuovere lo stesso Cave.

"Per un secondo quella frase mi ha ferito perché amo Nick Cave, ho tutti i suoi dischi e amo ogni incarnazione dei Bad Seeds", scrisse Flea sul sito della band. "Ma non mi interessa se Nick Cave odia la mia band perché resta uno dei miei cantautori e musicisti preferiti di tutti i tempi. Il mio amore è più grande e se pensa che la mia band faccia schifo, ok".

Nel leggere quelle parole, Cave dice di essersi sentito sinceramente dispiaciuto: "Ho pensato che fosse una persona di grande classe, era un essere mano di un calibro completamente diverso, decisamente superiore".

Nick Cave parla del vecchio insulto ai Red Hot Chili Peppers
PHOTO CREDIT: Richard Young/Shutterstock

La collaborazione sul disco di Flea alla tromba

I rapporti tra Cave e Flea si sono ricuciti a tal punto che, rivela il cantautore australiano, i due stanno anche collaborando sul disco da trombettista del membro dei Red Hot.

Oltre ad essere uno dei bassisti più iconici del rock, Flea è da sempre anche trombettista ed attualmente sta lavorando ad un album in cui mettere in mostra la sua passione.

"Non spetta a me rivelare di che canzone si tratti", ha detto Cave, "Solo è una canzone che apprezzo molto, con forse il testo più bello mai scritto, una canzone di tale pregio che non avrei mai osato cantare se Flea non me l'avesse chiesto".

"Sono andato in studio mercoledì e ho registrato la mia voce", ha aggiunto. "Il brano è emerso come una bellissima conversazione tra la tromba di Flea e la mia voce, piena di desiderio ed amore. La canzone trascende le singole parti e diventa una danza cosmica in lenta evoluzione, sotto forma di riconciliazione e scuse".