A 24 ore dalla morte di Taylor Hawkins, iniziano ad arrivare i primi dettagli sulle cause che avrebbero portato al decesso del batterista dei Foo Fighters.
Hawkins, il volto più popolare e amato della band dopo Dave Grohl, è stato dichiarato morto in un hotel di Bogotà, città dove poco dopo i Foo Fighters si sarebbero dovuti esibire al Festival Esteréo Picnic.
Stando alle comunicazioni ufficiali fatti dal procuratore generale della Colombia, l'autopsia sul corpo di Taylor Hawkins avrebbe rivelato la presenza di dieci diversi tipi di sostanze, andando a rinforzare la tesi inizialmente offerta dalla Polizia di Bogotà di una morte legata all'utilizzo di droghe.
Taylor Hawkins, emergono i primi dettagli sulle cause della morte
Quella di ieri è stata l'ennesima giornata drammatica per gli appassionati di musica rock che si sono svegliati con la notizia della morte di Taylor Hawkins. Il batterista dei Foo Fighters, che aveva solo 50 anni, si sarebbe dovuto esibire con la band al Festival Esteréo Picnic di Bogotà. Circa un'ora prima di salire sul palco, però, la drammatica notizia è arrivata ai fan che erano accorsi al festival colombiano per vedere la band impegnata nel tour sudamericano in supporto a Medicine At Midnight.
Dopo l'autopsia condotta dalle autorità colombiane, arrivano i primi dettagli sulla morte di Taylor Hawkins In una dichiarazione rilasciata del procuratore generale che sta seguendo le indagini, viene riportato che un primo test tossicologico delle urine, ha rivelato la presenza di 10 differenti sostanze. Al momento della morte Taylor Hawkins aveva all'interno del suo corpo un mix composto anche da marijuana, oppiacei e antidepressivi.
I medici legali del National Institute of Forensice Medicine continueranno a fare tutti i test necessari per accertare le cause della morte del batterista. Il possibile decesso legato all'utilizzo di droghe era stato già ipotizzato dalla Polizia di Bogotà nella giornata di ieri, citando fonti vicine all'artista.
Nel 2001 Taylor Hawkins, solo quattro anni dopo essere entrato nei Foo Fighters, era andato in coma per un' overdose di eroina. Parlando di quanto accaduto in un'intervista di pochi anni fa, il batterista dei Foo Fighters aveva detto di non essere un 'tossico di per sé' ma che quello era stato un anno particolarmente estremo dal punto di vista dei party e degli eccessi e che proprio quell'episodio lo aveva portato a cambiare la sua vita.
In quell'occasione Dave Grohl rimase accanto a lui fino a quando non uscì dal coma. L'esperienza e la paura di perdere nuovamente un amico e compagno di band dopo Kurt Cobain, lo ispirarono per scrivere il brano 'On The Mend' da "In Your Honor".