Minutes To Midnight, il punto di svolta dei Linkin Park

Il 14 maggio 2007 i Linkin Park pubblicavano Minutes To Midnight, terzo album e punto di svolta della loro discografia
Il 14 maggio del 2007 i Linkin Park tornavano a distanza di tre anni da "Meteora" con il terzo album in studio "Minutes To Midnight".

Primo disco della band con Rick Rubin in cabina di regia, "Minutes To Midnight" segnò un punto di svolta nella discografia dei Linkin Park che rinunciarono definitivamente all'etichetta nu-metal all'insegna della sperimentazione.

Nonostante i cambiamenti, anche questa volta la band di Mike Shinoda e Chester Bennington fece centro, andando subito al primo posto in decine di paesi, con oltre quattro milioni di copie vendute nei soli Stati Uniti.


Il punto di svolta dei Linkin Park

Poche band nell'era moderna possono dire di aver messo a segno un 1-2 incredibile come quello fatto registrare dai Linkin Park con i loro primi due album.

Con "Hybrid Theory" del 2001 e "Meteora" del 2003 i Linkin Park non solo misero il loro nome sulla mappa del nu-metal ma diedero una spinta cruciale per rendere il sound più in voga del momento tra gli appassionati di rock qualcosa di completamente diverso.

Loro, soli, riuscirono a mettersi alle spalle tutte le altre band della scena affrontando tematiche che andavano molto oltre il canonico sesso, droga e rock'n'roll dal piglio 'frat' che pure aveva dato fama ad artisti come Limp Bizkit.

C'erano i tormenti di Chester Bennington nei versi dei Linkin Park, una condivisione terapeutica tra la band e la propria fanbase nella necessaria urgenza di risolvere i propri mostri interiori.

Una profondità che trovava spazio anche nella scrittura che mai, in tutta la carriera dei Linkin Park, si è piegata alle aspettative e agli stilemi di un genere, flirtando senza barriere con i suoni.

Metal e chitarre pesanti, sì ma, oltre alle barre hip-hop trademark dell'ibridazione che è il nu-metal, anche elettronica, rock alternativo e una scrittura pop, realizzata con intelligenza armonica e una consapevolezza che, non sempre, ha soddisfatto la maggioranza.

Questo il percorso dei Linkin Park che dal disco di debutto li ha visti arrivare alle sonorità pop dell'ultimo lavoro in discografia, "One More Light" del 2017.

In mezzo, a fare da perno, un album che sembra essere proprio il punto di svolta attorno al quale si sviluppa la carriera dei Linkin Park: "Minutes To Midnight".

Il nuovo percorso dei Linkin Park

La risoluzione della querelle nel 2005 portò ad una ripresa dei lavori per una band che era diventata qualcosa di completamente diverso rispetto a soli pochi anni prima, una peculiarità che bisognava mettere in mostra a partire dal titolo.

Minutes To Midnight, un riferimento diretto all'Orologio dell'Apocalisse istituito nel 1947 dagli scienziati del Bulletin Of The Atomic Scientists per indicare l'incombente fine del mondo a cui è sottoposta l'umanità.

"Trovare un titolo è stato difficile ma ho pensato che questo funzionasse", dirà Chester. "Il fatto che l'album sia così diverso dai precedenti e noi più maturi, pronti ad imbarcarci in una nuova era mi sembrava si adattasse bene".

In un primo momento le sessioni dalle quali presero il via le prime canzoni del disco, contenevano molte tracce che ricordavano i vecchi Linkin Park, ne è un esempio QWERTY tra i brani più duri della band, pubblicato ufficialmente solo di recente all'interno della raccolta "Papercuts".

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