Il 23 febbraio del 1998 i Metallica pubblicavano 'The Unforgiven II', secondo capitolo della storia nata sul "Black Album" e che sarebbe arrivato a chiudersi dopo una terza parte.
Come il brano pubblicato nel 1991, anche in questo caso ci troviamo davanti ad una metal ballad che segue lo sviluppo del personaggio raccontato nel primo episodio.
Un concept, quello creato da James Hetfield, che cambia punti di vista ma mantiene il filo della storia che si concluderà, infine, dieci anni dopo con 'The Unforgiven III'.
Il primo The Unforgiven
Nel 1991 i Metallica pubblicarono l'omonimo album, meglio noto come "Black Album", il disco che sdoganò definitivamente a livello mainstream il metal della band californiana.
Un album pieno di riff rimasti nella storia e brani potenti indimenticabili, tra i quali spiccavano anche alcune 'anomalie' come la ballad 'The Unforgiven'.
Il brano originale raccontava di un ragazzo intrappolato in una vita opprimente, un modo di essere dettato dalla società che cercava di reprimere tutti i suoi pensieri.
Con il tempo il protagonista finisce per conformarsi, pur conservando dentro di sé uno spirito che gli dirà sempre che non è quella la strada giusta, creando uno scarto tra ciò che sente e ciò che mostra al mondo.
Un brano sul rimpianto e sulla rabbia nei confronti delle imposizioni che James Hetfield scrive con Hammett e Ulrich in una maniera abbastanza strana per lo standard dei Metallica, rovesciando la dinamica sonora della scrittura.
Non ci sono più ritornelli urlati ma un cantato più morbido che, dirà Hetfield, prendeva ispirazione dal crooning di Chris Isaak, mettendo il carico da 90 in fatto di emozioni.