Il chitarrista dei R.E.M. Peter Buck ha raccontato di quando una persona vicina alla band prese in ostaggio la sua amata chitarra Rickenbacker. Ad aiutarlo nel ritrovamento una gang di motociclisti finlandese.
Una chitarra in ostaggio
I R.E.M. sono sì la creatura di Michael Stipe ma alla poetica, alla voce e alla presenza del cantante si uniscono altri elementi distintivi. Uno di questi è sicuramente il suono della chitarra di Peter Buck che ha saputo dare i riff ad una generazione di antieroi come un Johnny Marr a stelle e strisce.
E quando si parla di chitarre, per Buck la scelta ricadeva praticamente sempre sulla Rickenbacker, marchio americano storico passato alla storia come primo produttore della chitarra elettrica.
Ora gli strumenti Rickenbacker vengono celebrati in un nuovo libro e per l'occasione Buck ha raccontato un aneddoto bizzarro legato alla sua amata Rickenbacker Jetglo 360. Parlando con il Daily Express, il chitarrista dei R.E.M. ha raccontato di quella volta in cui la sua sei corde fu 'presa in ostaggio' da un membro del suo entourage e liberata da una gang di biker finlandesi.
Mentre i R.E.M. erano in tour in Finlandia nel 2008, la Rickenbacker con cui Peter Buck aveva suonato su tutti i dischi della band fu letteralmente presa in ostaggio da una persona dello staff che chiese anche un riscatto di 1 milione di dollari:"Si trattò di un lavoretto interno e io ero furioso" - racconta Buck - "Mentre il nostro team legale stava cercando di risolvere la cosa, c'erano dei tizi senza paura che andavano in giro a bordo di motociclette per spiegare alle persone che pensavamo essere connesse al furto che erano lì per scoprire tutto quello che sapevano".
Alla fine la chitarra ritornò nelle mano di Buck che, dopo aver rintracciato il colpevole grazie alla gang di motociclisti finlandesi, gli fece capire che c'erano due opzioni: prendersi 10.000 dollari e ridare indietro la chitarra o affrontare una denuncia per estorsione e rischiare 30 anni di prigione:"Prese i 10.000 dollari. Quando la chitarra tornò tra le mie mani mi sentii come se fossi dispiaciuto per lei per alcuni giorni. Dovevo ricominciare a suonarla e sudarci su pensando che qualche pezzo di m***a l'aveva tenuta in ostaggio per una settimana".