Se la notizia musicale della giornata è la serata dei Grammy Awards, con il trionfo di Boygenius, Paramore e Metallica nelle categorie rock e metal, venerdì sera è stato Bon Jovi a ritirare un premio speciale.
La rockstar di origini italiane ha ricevuto uno dei premi speciali in seno ai Grammy Awards, il MusiCares Person Of The Year, titolo che da oltre 30 anni viene consegnato dalla Academy ai musicisti che si sono distinti sia per il loro traguardi artistici che per il loro impegno sociale.
Un antipasto più che gustoso alla serata dei Grammy Awards è stato proprio l'evento MusiCares 2024 dedicato a Bon Jovi con uno show interamente tributo che ha visto salire sul palco numerosi personaggi della scena rock mondiale, dall'amico Bruce Springsteen a Sammy Hagar, Shania Twain e Damiano David, frontman dei Maneskin alla prima uscita ufficiale senza i compagni di band.
Bon Jovi MusiCAres person of the year
A 40 anni dall'esordio con la sua band, Jon Bon Jovi è stato l'uomo della serata venerdì scorso durante l'evento organizzato in apertura al weekend dei Grammys.
Premiato con il premio MusiCares Person Of The Year, assegnato dall'Academy agli artisti che si sono distinti per il loro impegno artistico e sociale, il rocker del New Jersey ha assistito a numerosi amici che hanno voluto rendergli omaggio, prima di salire lui stesso sul palco per presentare un inedito.
In rispetto al tema della serata, tutti i ricavi dello show sono andati in supporto a MusiCares, organizzazione benefica che aiuta i lavoratori del mondo dello spettacolo in difficoltà.
L'evento, che così come i Grammys si è svolto a Los Angeles, è stato aperto da un'asta che ha messo in palio una giornata di volontariato e un pranzo con Bon Jovi nel suo JBJ Soul Kitchen e una giornata e una giornata di assaggi con l'artista e suo figlio Jesse nella sua azienda vinicola di East Hampton.
Le esibizioni, da Springsteen a Damiano dei Maneskin
Ovviamente al centro della serata non poteva che esserci la musica con molti amici che sono accorsi a rendere omaggio a Bon Jovi, incluso l'altro gigante del New Jersey, Bruce Springsteen, che solo pochi giorni fa ha pianto la morte di sua madre Adele.
Se qualcuno è rimasto tra il pubblico - Paul McCartney su tutti - molti non hanno perso l'occasione di omaggiare Bon Jovi suonando alcuni dei classici della sua carriera.
'You Give Love a Bad Name', ad esempio, è stata riproposta da Sammy Hagar con Orianthi mentre, sempre dal team Van Halen, Wolfgan Van Halen aka Mammot WVH ha suonato 'Have A Nice Day'.
'Wanted Dead Or Alive' è stata rifatta, invece, da Jason Isbell mentre Shania Twain ha proposto una sua versione di 'Bed Of Roses'. Jelly Roll si è esibito con 'Bad Medicine', i 'Goo Goo Dolls' con 'This House Is Not For Sale', Marcus King con 'Born To Be My Baby' e Mellisa Ehteridge con 'Blaze Of Glory'.
Inutile sottolineare come l'highlight di serata sia stata l'apertura affidata a Bon Jovi insieme a Bruce Springsteen sulle note di 'Who Say You Can't Go Home' e 'The Promised Land'.
Menzione speciale anche per Damiano David, voce dei Maneskin che ha fatto sua 'Keep The Faith', in quella che è stata la sua prima uscita pubblica senza i compagni di band.