La nascita dei Gorillaz, il progetto multimediale di Damon Albarn e Jamie Hewlett
Il 26 marzo 2001 usciva il primo album dei Gorillaz, un progetto multimediale destinato a dare una nuova vita al frontman dei Blur Damon Albarn
Il 26 marzo del 2001 i Gorillaz pubblicavano l'omonimo album di debutto, un lavoro sperimentale e ricco di influenze che aveva al centro lo spirito sperimentale di Damon Albarn dei Blur e l'approccio multimediale del fumettista Jamie Hewlett
Sul finire degli anni '90 i Blur si trovavano in uno dei periodi più complicati della loro carriera. La battaglia del britpop aveva finito per mettere in crisi la band, andando ad intaccare in particolare il rapporto tra Graham Coxon e Damon Albarn.
Il cantante aveva attraversato il decennio tra eccessi, successi e una chiacchieratissima relazione con la frontwoman delle Elastica, Justin Frischmann, naufragata clamorosamente.
Ego, tensioni ed un'insoddisfazione generale portarono i membri della band inglese a guardarsi intorno e pensare a progetti alternativi che potessero essere utili per sfogarsi.
La nascita dei Gorillaz
Poco prima della separazione con la Frischmann Albarn era andato a vivere in un appartamento condiviso con Jamie Hewlett, fumettista amico di Coxon da circa un decennio. Una relazione altalenante quella tra l'artista e la band, soprattutto dopo che Hewlett aveva cominciato una relazione con l'ex del chitarrista, Jane Olliver, conclusasi poco prima del 'inizio' con Albarn.
Proprio durante una delle serate casalinghe venute davanti alla TV, ai due venne in mente l'idea di dare vita ad una band virtuale, una band composta da cartoni animati dietro i quali nascondere un mondo di musicisti, con Albarn in testa.
Era quello il bozzetto dal quale prese vita il progetto Gorillaz, una band in tutto e per tutto, senza le reali pressioni date dalla fama.
Disegnati da Hewlett, i Gorillaz erano il cantante 2D - chiaramente ispirato ad Albarn - il mefistofelico Murdac Niccals al basso, la piccola Noodle alla chitarra e il mastodontico batterista Russel Hobbs.
Un progetto multimediale unico che dietro le immagini celava, oltre ad Albarn, musicisti e produttori come Dan The Automator, Del The Funky Homosapien e Kid Koala.

Le registrazioni del primo album dei Gorillaz
Albarn cominciò subito, parallelamente al suo impegno con i Blur, a scrivere brani nello stile che sarebbe stato poi tipico dei Gorillaz con una struttura più vicina all'hip-hop che al classico britpop.
Uno su tutti, dichiaratamente, il singolo dall'album "Blur" del 1997 'On Your Own', tutto impostato su un loop di drum machine e sintetizzatori.
Prima di realizzare un vero e proprio disco dei Gorillaz passò un po' di tempo con l'omonimo album di debutto pubblicato solo il 26 marzo del 2001.
Nel dicembre del 1998, i Gorillaz iniziarono le sessioni di registrazione per il loro album di debutto, trascorrendo tutto il 1999 a registrare presso lo Studio 13, studio di registrazione londinese di proprietà di Damon.
Dopo un anno di sessioni, la band sentiva che mancava qualcosa nell'album. Per questo motivo, decisero di coinvolgere Dan "The Automator" Nakamura come produttore per apportare ulteriori contributi. Una delle tracce registrate durante questo periodo fu "Clint Eastwood". Inizialmente, la canzone presentava la voce di Murdoc Niccals, ma Dan suggerì di sostituire la sua performance con una sezione rap.
Questo portò alla collaborazione con Del the Funky Homosapien, che contribuì con le sue strofe al brano.
Un lavoro collaborativo, come diventerà usanza anche in tutti i successivi lavori della band, che verrà poi concluso in Giamaica dove vennero finalizzate le ultime tracce.
Il mix di influenze e suoni creò un sound assolutamente unico e distintivo per l'epoca dimostrando come Albarn fosse non solo il frontman di una delle band inglesi più popolari del decennio ma un artista a 360° in grado di prendersi rischi e sperimentare senza paure con la sua musica.
La hit Clint Eastwood
Tra le numerose tracce di spicco di Gorillaz, "Clint Eastwood" divenne la canzone definitiva che introdusse il mondo allo stile unico della band. Pubblicato come primo singolo il 5 marzo 2001, il brano è una miscela contagiosa di hip-hop, dub e rock alternativo, caratterizzato da un ritmo ipnotico e inquietante.
L'accompagnamento strumentale della canzone fu creato da Damon Albarn, con la produzione di Dan the Automator. Il brano si basa su un riff distintivo di melodica che contribuisce alla sua qualità cinematografica e misteriosa. Pochi anni fa lo stesso Albarn mostrò a Zane Lowe come il riff in questione altro non è se non il preset 'Rock1' del synth Suzuki Omnnichord.
Il titolo è un omaggio all'attore Clint Eastwood, e il brano emana un'atmosfera ispirata al genere western grazie alla sua strumentazione cupa.
Il video musicale di "Clint Eastwood" giocò un ruolo cruciale nel consolidare l'identità visiva dei Gorillaz. Diretto da Jamie Hewlett, il video animato mostrava la band che si esibiva in un cimitero avvolto dalla nebbia, solo per essere attaccata da un esercito di gorilla zombi. Lo stile di animazione unico del video e il suo omaggio giocoso ai film horror catturarono il pubblico, aggiungendo ulteriore fascino al progetto Gorillaz.
L'impatto del primo album dei Gorillaz
L'album Gorillaz fu influenzato da una vasta gamma di generi, tra cui il trip-hop di Massive Attack, il dub giamaicano, l'hip-hop underground e il britpop di cui Damon Albarn era un pioniere con i Blur. Le influenze dichiarate includono artisti come Lee "Scratch" Perry, De La Soul, Fela Kuti e i Clash.
Oggi, Gorillaz è considerato un album seminale che ha introdotto al mondo uno dei progetti musicali più innovativi di sempre e il suoimpatto fu enorme a sua volta e redefinì i confini tra musica e arte visiva.
Dopo la sua uscita, "Clint Eastwood" ricevette ampi consensi e divenne un enorme successo a livello globale. Raggiunse la quarta posizione nella classifica dei singoli nel Regno Unito e ottenne una notevole diffusione radiofonica negli Stati Uniti. L'influenza della canzone si estese oltre le classifiche, diventando un'icona della cultura pop dei primi anni 2000 e apparendo frequentemente in film, programmi televisivi e spot pubblicitari.
L'album vendette oltre 7 milioni di copie in tutto il mondo, ricevendo dischi di platino in diversi paesi. Ricevette nomination ai Brit Awards e agli MTV Europe Music Awards, oltre a vincere il premio per "Miglior Gruppo Dance" agli MTV Video Music Awards del 2001.