L'antitrust britannico indaga sui biglietti per il tour della reunion degli Oasis
Potrebbero esserci state delle irregolarità sulla messa in vendita dei biglietti per il tour della reunion degli Oasis. Scende in campo l'antitrust britannico
La Competition and Markets Authority (CMA) ha mandato un avvertimento alla piattaforma Ticketmaster dichiarando che potrebbe aver 'violato la legge' e 'ingannato i fan' in occasione della tanto chiacchierata vendita dei biglietti per il tour della reunion degli Oasis.
Come è noto, la vendita dei biglietti per il tour di reunion degli Oasis ha sollevato un'ondata di polemiche, principalmente a causa dell'adozione del "prezzo dinamico" da parte di Ticketmaster.
Questo sistema ha portato a un aumento significativo dei prezzi dei biglietti in base alla domanda, con fan che si sono trovati a pagare cifre ben superiori a quelle inizialmente previste.
Pur essendo una tecnica in utilizzo già da tempo, applicato ad un evento senza precedenti come il ritorno dei Gallagher, il 'dynamic pricing' ha causato un clamore senza precedenti, suscitando indignazione tra i fan al punto di arrivare anche in politica, facendo ipotizzare un tetto massimo per i biglietti venduti attraverso il secondary ticketing.
Biglietti Oasis, la preoccupazione dell'antitrust britannico
A gennaio il governo UK aveva avviato una consultazione sul mercato della rivendita dei biglietti con l'obiettivo di proteggere al meglio i fan, migliorare l'accesso agli eventi dal vivo - siano essi musicali o meno - e sostenere la crescita del settore, che vede il Regno Unito tra i leader mondiali.
In risposta alle numerose lamentele, l'Autorità per la Concorrenza e i Mercati del Regno Unito (CMA) - sostanzialmente il corrispettivo britannico dell'Antitrust - ha avviato un'indagine su Ticketmaster per possibile violazione delle leggi sulla protezione dei consumatori.
La CMA ha evidenziato preoccupazioni riguardo alla trasparenza dei prezzi e all'etichettatura di alcuni biglietti come "platinum", venduti a prezzi fino a 2,5 volte superiori rispetto ai posti standard, senza offrire benefici aggiuntivi.
Nonostante Ticketmaster abbia apportato alcune modifiche, la CMA le ha ritenute insufficienti, sottolineando la necessità di una maggiore chiarezza per i consumatori.
"Siamo preoccupati che i fan degli Oasis non abbiano ricevuto le informazioni di cui avevano bisogno o che siano stati indotti ad acquistare biglietti che pensavano fossero migliori di quelli che erano", ha affermato Hayley Fletcher, direttrice senior ad interim per la tutela dei consumatori della CMA.
La CMA ha aggiunto che Ticketmaster non ha informato i clienti che erano disponibili due categorie di biglietti, con i posti più economici venduti prima dei biglietti più costosi. Di conseguenza, molti fan hanno atteso in coda online "senza capire cosa avrebbero pagato e dovendo poi decidere se pagare un prezzo più alto di quanto si aspettassero".

La posizione del governo e la polemica per i 50.000 biglietti cancellati
La reunion degli Oasis ha scatenato un'ondata di entusiasmo tra i fan, ma ha anche sollevato significative polemiche riguardo alla vendita dei biglietti. L'adozione del "dynamic pricing" ha portato a un'impennata dei prezzi, con biglietti che hanno raggiunto cifre esorbitanti, escludendo molti appassionati dalla possibilità di partecipare ai concerti.
In risposta, il governo britannico ha annunciato misure per contrastare il bagarinaggio e il secondary ticketing, proponendo un tetto massimo alle rivendite e avviando una consultazione ufficiale sul settore degli eventi dal vivo e sulle pratiche di prezzo dinamico.
Sir Chris Bryant, parlamentare laburista, ha sottolineato l'ingiustizia del sistema attuale, evidenziando come i biglietti finiscano rapidamente sul mercato secondario a prezzi quintuplicati, escludendo i fan comuni. Tra le proposte discusse vi sono l'introduzione di un limite al numero di biglietti acquistabili per persona e l'implementazione di un sistema di licenze per la rivendita.
Parallelamente, oltre 50.000 biglietti sono stati individuati su piattaforme di secondary ticketing non autorizzate e successivamente annullati dagli organizzatori.
Tuttavia, molti acquirenti legittimi hanno segnalato la cancellazione dei propri biglietti, pure se legittimi, sollevando ulteriori polemiche.
Liam Gallagher aveva commentato la situazione, dichiarando: "Non sono io che faccio le regole. Stiamo cercando di fare la cosa giusta. È quel che è. Io sono il cantante, mollatemi".