26 febbraio 2025, ore 09:05, agg. alle 09:46
Centinaia di artisti hanno pubblicato un 'silent album' per protestare contro l'Intelligenza Artificiale e attirare l'attenzione del governo britannico
Un 'silent album', un album muto per protestare. E' questo che si sono inventati un gruppo di artisti con Kate Bush e Damon Albarn in testa, per attirare l'attenzione del governo britannico sul sempre attuale tema dell'Intelligenza Artificiale e del copyright.
Il disco, che si intitola "Is This What We Want?" vuole essere una presa di posizione netta contro le società che utilizzano il materiale musicale e creativo protetto da copyright senza alcuna regolamentazione efficace.
L'iniziativa è stata realizzata come chiaro messaggio al governo del Regno Unito che vorrebbe concedere alle società tecnologiche di intelligenza artificiale, la possibilità di accedere a materiale creativo senza alcun bisogno di chiedere permessi e, soprattutto, senza pagare i detentori dei diritti originali per poter incrementare la propria tecnologia.
I progetti del Governo UK in materia di AI
Recentemente il Governo Britannico ha proposto una nuova legge che consentirebbe alle grandi compagnie tech di utilizzare materiale coperto da copyright per addestrare i propri sistemi di intelligenza artificiale.
L'algoritmo potrebbe avere accesso a materiale creativo coperto da copyright senza la necessità di avere una licenza o di pagare un corrispettivo ai legittimi detentori dei diritti.
Se la legge del Regno Unito in materia dovesse seguire questo percorso, le tech company avrebbero non solo facile accesso al materiale coperto da copyright per allenare l'algoritmo ma anche per estrarre testi e tracce senza licenza.
Per questo motivo è stata creata la community 1000 UK Artists che racchiude, appunto, numerosi artisti britannici o che sono legato al territorio, per mettere sotto i riflettori una questione così sensibile per tutto il comparto creativo.
Un album silenzioso
Proprio con il nome di 1000 UK Artists è stato pubblicato nelle scorse ore un particolare album dal titolo "Is This What We Want?".
Si tratta di un 'silent album', un album composto da 12 tracce interamente silenziose, per la durata di 47 minuti in cui si possono ascoltare esclusivamente rumori d'ambiente.
Una presa di posizione nei confronti del governo UK, come a dire "Bene, questo è quello che possiamo offrirvi senza diritti", e siamo abbastanza sicuri che l'AI possa farsene poco di tale materiale.
Dietro al progetto nomi come Kate Bush, Damon Albarn, Annie Lennox, Sam Fender, Paul McCartney, Elton John ma anche organizzazioni come la Royal Albert Hall e la Royal Liverpool Philharmonic Orchestra.
Una curiosità è che i titoli delle singole canzoni, in ordine di tracklist, compongono la frase "The British Government Must Not Legalise Music Theft To Benefit AI Companies” (Il governo britannico non deve legalizzare il furto di musica a vantaggio delle aziende di intelligenza artificiale).
L'appello di Kate Bush
L'idea è quella di rappresentare il silenzio che ci sarebbe negli studi di registrazione o nei locali se l'intelligenza artificiale conquistasse uno dei pochi spazi in cui l'umanità ha ancora un senso: quelli che ospitano l'arte.
"Non abbiamo voce in capitolo", scrive Kate Bush."Se questi cambiamenti andranno avanti, il lavoro di una vita di tutti i musicisti del paese verrà consegnato gratuitamente alle aziende di intelligenza artificiale. Il Regno Unito è pieno di artisti pionieristici, altamente creativi e fantasiosi. La disponibilità del governo ad accettare queste modifiche al copyright dimostra quanto il nostro lavoro sia sottovalutato e che non esiste alcuna protezione per uno dei beni più importanti di questo paese: la musica.
Ogni traccia di questo album presenta uno studio di registrazione deserto. Quel silenzio non dice tutto? Aiutateci a proteggere i musicisti e il nostro lavoro così sentito. Lo facciamo per voi, non perché venga preso e usato contro di noi. Nella musica del futuro, le nostre voci resteranno inascoltate? ".
Quanto ricavato dall'ascolto del disco sulle piattaforme sarà interamente devoluto all'organizzazione benefica Help Musicians.