Johnny Cash raccontato dal suo sound engeneer, David Fergie Ferguson

In occasione dell'uscita dell'album di inediti di Johnny Cash "Songwriter", il sound engeneer e curatore David Fergie Ferguson ci ha raccontato la figura del Man In Black

David "Fergie" Ferguson è uno che ne ha viste tante nella storia del country. Storico cantautore e produttore della scena di Nashville, Fergie è da anni di casa nello studio di una leggenda del country come Cowboy Jack Clement ed è ancora più noto per essere stato a lungo uno dei collaboratori più fidati di Johnny Cash.

E proprio a Fergie - che sui dischi di Cash ha lavorato dagli anni '80 fino alla sua morte, inclusa la serie American Recordings realizzata con Rick Rubin - si è rivolto John Carter Cash, figlio del Man in Black, per realizzare questo disco.

"Songwriter" raccoglie alcune tracce registrate da Johnny Cash a inizio anni '90 e mai completate, rielaborate con alcuni musicisti fidati che hanno collaborato con l'iconico musicista quando era in vita e con la collaborazioni di nomi nuovi come Dan Auerbach dei Black Keys.

Il tutto sotto la supervisione proprio di John Carter Cash e di David 'Fergie' Ferguson, che ci ha raccontato del disco, di Johnny Cash e delle sue idee sulla scena country.

Radiofreccia ha parlato di Songwriter, del country oggi e dei ricordi di Johnny Cash proprio con Fergie.

Johnny Cash nei primi anni '90 e l'incontro con Rick Rubin

Ciò che è importante di Songwriter è anche il periodo in cui queste tracce vennero registrate, ovvero agli inizi degli anni '90, in un periodo dal punto di vista discografico per Johnny Cash ed esattamente prima che Rick Rubin lo contattasse per rimettere in sesto la sua carriera con la serie "American Recordings".

"Era stato appena scaricato dalla Mercury Records ma non ha mai smesso di scrivere perché Johnny non sapeva quando aveva una canzone fino a quando non suonava, provava, vedeva come andavano le cose", ha spiegato Fergie. "In quel periodo era già da tempo un'icona e quando raggiungi quello status viene difficile cambiare il tuo sound, non poteva certo adattarsi ai trend del momento. Questo lo portò ad arrivare ad una fase di stallo ma non era triste, era sempre felice. Penso si sia goduto il momento, il tempo libero, perché non è che si sia mai preso troppe ferie nella sua vita, era sempre in tour. Lì ha avuto l'occasione di fermarsi e ricominciare da capo, di fare tabula rasa e subito dopo è arrivato Rick Rubin".

A proposito della serie "American Recordings" che ridiede nuova linfa vitale alla carriera di Johnny Cash, Fergie ha raccontato di come l'approccio di Rubin sia stato fondamentale per dargli un rinnovato entusiasmo:

"Con lui ha adottato un approccio diverso e ringrazio il Signore che l'abbia fatto perché ha dato una svolta alla carriera di Johnny. Le vendite erano in crisi, i giovani non sapevano che farsene di Johnny Cash, manco sapevano chi fosse fino a quando è arrivato Rubin, che era molto influente, e ha detto 'Ragazzi, questo tizio è forte! Ascoltatelo!' e sono convinto che se oggi farebbe musica lavorerebbe ancora con lui. Rick gli ha detto che non doveva preoccuparsi di nulla, che avrebbe avuto tutto il budget che gli serviva e questo è stato importante e gli ha fatto capire la fiducia che aveva in lui e Johnny era un uomo leale, lo avrebbe scelto per sempre. Oggi credo che forse avrebbe fatto un disco gospel, magari con un coro black, con Rick Rubin come produttore".

David 'Fergie' Ferguson @ Radiofreccia

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