Jerry Cantrell: Alice In Chains, metal e il ritorno alle origini con I WANT BLOOD

Jerry Cantrell torna alla ferocia metal con I WANT BLOOD. Un viaggio tra il suo stile unico, le radici negli Alice In Chains e l'evoluzione del suo sound.

Nato il 18 marzo 1966, Jerry Cantrell è stato l’ingrediente musicale decisivo nella ricetta sonora e stilistica degli Alice In Chains, la band che più di ogni altra ha intrecciato le radici del grunge con le influenze del metal e dell’hard rock. Il suo approccio chitarristico, fatto di riff, armonie oscure e assoli evocativi, ha reso gli Alice una voce unica nella scena di Seattle: profondamente radicati in quel movimento, ma al tempo stesso affini al crossover e al metal dell’epoca.

Jerry Cantrell ha sempre celebrato la canzone e il suono della band, senza mai cedere a smanie da guitar hero, dimostrando che si può lasciare il segno in qualsiasi contesto stilistico senza rinunciare alla propria identità. Proprio come lui: metallaro allora nella scena grunge e metallaro oggi, nel suo ultimo e pesantissimo lavoro da solista I WANT BLOOD.

Jerry Cantrell: Alice In Chains, metal e il ritorno alle origini con I WANT BLOOD
PHOTO CREDIT: Wikimedia Commons|Stefan Brending

DIMMI CHE CHITARRA SUONI E TI DIRÒ CHI SEI

Dimmi che chitarra suoni e ti dirò chi sei. E non potrebbe esserci affermazione più calzante per Jerry Cantrell che, nella scena di Seattle dominata dal grunge dei primi anni ’90, sfoggiava una chitarra da metallaro anni ’80: un’anomalia evidente! Era il momento in cui i chitarristi tornavano a suonare strumenti più tradizionali, quelli del classic rock degli anni ’60 e ’70. Fender era il marchio più diffuso, ma non tanto per le Stratocaster di Jimi Hendrix o David Gilmour: sulla scia di Kurt Cobain, dominavano Jaguar, Jazzmaster e Mustang, chitarre dal suono slabbrato e irregolare, perfette per il grunge più selvaggio. Per sonorità più spesse e corpose, invece, si preferivano le Gibson SG di Robby Krieger (The Doors) o Pete Townshend, oppure le Les Paul di Jimmy Page. Cantrell, invece, imbracciava una G&L Rampage, un modello di chitarra superstrat pensato per il metal, con specifiche in netto contrasto con la scena grunge. Corpo in ontano e manico in acero per un suono definito e aggressivo, un pickup potente per un attacco diretto e incisivo, e un ponte tremolo progettato per un uso espressivo e tecnico, più adatto ai virtuosi hard rock che alla ruvidità del grunge. Una configurazione essenziale, con un’elettronica ridotta al minimo, pensata per chi punta all’immediatezza e alla massima resa sul palco. Una chitarra che rispecchiava perfettamente lo stile di Jerry Cantrell e il suono degli Alice In Chains, una band che pur essendo parte della scena grunge aveva un’identità distinta. Cantrell ammetteva una formazione e un’attitudine da chitarrista metal, con influenze che sconfinavano nel blues e nel country, portando una profondità e una varietà sonora uniche nella Seattle degli anni ’90.

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