Il frontman degli Imagine Dragons Dan Reynolds ha risposto ai recenti commenti fatti da Serj Tankian riguardo il suo poco rispetto nei confronti della band di Las Vegas.
Tankian è da oltre un anno in polemica con gli Imagine Dragons per la loro decisione di suonare in territori come Azerbaijan e Israele, da lui considerata sconveniente.
Recentemente il cantante dei System Of A down era tornato sull'argomento arrivando a dire che non rispetta Reynolds e la sua band come esseri umani, dal momento che loro stessi non si sono fatti problemi ad esibirsi in luoghi i cui governi conducono una politica anti umanitaria.
Intervistato dall'edizione USA di Rolling Stone per parlare del nuovo album "Loom", Reynolds ha rispedito al mittente le accuse, rivendicando il diritto di poter fare ciò che ritiene più giusto.
Dan Reynolds risponde a Serj Tankian
Sarà contento Serj Tankian di aver, quantomeno, ricevuto una risposta da Dan Reynolds a proposito della decisione degli Imagine Dragons di esibirsi lo scorso anno in Azerbaijan.
La band di Las Vegas si era esibita a Baku a settembre dello scorso anno compiendo quello che, secondo il frontman dei System Of A Down, è un vero e proprio atto politico.
Tankian si era spinto a scrivere un appello agli Imagine Dragons invitandoli, prima con una lettera privata e poi con post pubblici, a ritornare sui propri passi e non esibirsi in Azerbaijan, dando l'impressione di appoggiare la dittatura del Presidente Aliyev.
Intervistato da Metal Hammer, il cantante dei SOAD aveva poi detto recentemente di non rispettare la formazione di Las Vegas, pur sapendo che ognuno è libero di fare ciò che vuole.
Dopo un anno una risposta è finalmente arrivata attraverso le pagine di Rolling Stone durante l'intervista concessa da Dan Reynolds per parlare del nuovo album degli Imagine Dragons, "Looms".
Interrogato sulle parole di Tankian, Reynolds si è limitato a considerare che, per quel che lo riguarda, gli Imagine Dragons hanno suonato per il pubblico, non certo per chi sta al governo.
"Non credo sia giusto impedire ai nostri di vederci in concerto solo per come si comportano i loro leader e i loro governi", ha detto Reynolds. "Si tratta di un terreno scivoloso, nel momento in cui cominci a fare questi discorsi dovresti cominciare a prendere in considerazione il fatto che ci sono leader corrotti e guerrafondai in tutte le parti del mondo. A che punto bisogna mettere un limite ? Ribadisco che si tratta di un terreno scivoloso e io non toglierò mai ai nostri fan la possibilità di vederci dal vivo".