Il peggior tributo della storia del rock? Forse lo abbiamo trovato

Lo scempio grafico fatto da un pub inglese per omaggiare Ozzy Osbourne che ha dato vita ad una sorta di Frankenstein

Oggi vi raccontiamo come la bella idea di rendere tributo a un'icona del rock possa trasformarsi in un'autentica sciagura. Un pub inglese decide di dedicare una targa celebrativa a Ozzy Osbourne e ai Black Sabbath ma riesce, invece, a creare un sensazionale - e agghiacciante - coacervo di inesattezze, mostruosità grafiche e gaffe.

Non tutti i tributi riescono col buco

La notizia è di qualche settimana fa ed interessa Birmingham, città che a Ozzy Osborne ed ai suoi Black Sabbath ha dato i natali. Va detto, inoltre, che quello che stiamo per raccontarvi non è nemmeno il solo recente tributo che la città ha riservato al cantante. Lo scorso mese, infatti, un gigantesco toro di ferro di 10 metri chiamato Ozzy è stato eretto nell'atrio della stazione ferroviaria Birmingham New Street (la scultura era apparsa durante la cerimonia di apertura dei Commonwealth Games a Birmingham lo scorso anno). 

Peggio di Frankenstein !

Ma questa inesattezza non è che la punta dell'iceberg dello sfacelo. Per ragioni sconosciute, il grafico pesca sul web una delle foto più note del cantante: quella in cui Ozzy solleva e tiene in braccio un giovanissimo Randy Rhoads, il chitarrista leggendario che ha accompagnato le pagine più gloriose della sua carriera solista.
Quindi, con una verve creativa pari solo a quella del Dott. Frankenstein, il grafico decide di amputare le braccia del cantante e testa e busto del chitarrista creando un ibrido raccapricciante. E non è finita, perché la foto dello scempio (lo scatto celeberrimo del fotografo Paul Natkin) è risalente ai primi anni '80, quando Ozzy se n'era uscito Black Sabbath, letteralmente defenestrato dai compagni di band.


Gaffe tra giganti della chitarra

In un colpo solo, quindi, uno sfregio alla memoria storica della band di Birmingham e - soprattutto - al suo leader musicale e fondatore, il chitarrista Tony Iommi, qui soppiantato da Randy Rhoads. Una leggerezza imperdonabile, visto che peraltro Randy Rhoads è considerato uno dei più grandi e influenti chitarristi metal di tutti i tempi, meritevole di essere accostato a nomi come Eddie Van Halen, Yngwie Malmsteen, Dimebag Darrell o - appunto - lo stesso Tony Iommi.
Randy Rhoads è scomparso a soli 25 anni nel 1982 a causa di un incidente aereo dopo aver inciso capolavori come "Mr. Crowley" e "Crazy Train" pagine son solo memorabili della storia di Ozzy ma persino decisive nell'evoluzione del linguaggio chitarristico rock e metal.

Il disco imprescindibile per bearsi della sei corde e del genio musicale di Randy Rhoads, fondamentale per cogliere la potenza dell'intesa artistica tra il chitarrista e Ozzy è il live pubblicato postumo nel 1987 e intitolato, proprio in memoria di Rhoads, TRIBUTE. Album la cui foto di copertina è - oramai ci avreste scommesso - proprio quella del guazzabuglio grafico della nostra storia.

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