Il giovane Bowie alla BBC, quando venne liquidato come "Senza personalità"

In un libro il lungo rapporto di Bowie e la BBC, incluso il primo provino fallito in cui venne descritto come "Stonato e senza personalità"

Riuscire a capire la grandezza di un artista prima che arrivi il successo non è sempre immediato e scontato, specialmente quando c'è da fare i conti con quello che è un vero e proprio scontro generazionale.

Ne sanno qualcosa i Beatles che, quando venne proposto alla Rai di trasmettere il primo concerto in Italia nel 1965, vennero liquidati con sufficienza dall'allora direttore del servizio pubblico: "E'inutile trasmetterlo. Tra un mese nessuno si ricorderà di questi Beatles".

Stessa sorte capitò in patria quando i Fab Four vennero rimbalzati dal discografico della Decca Dick Rowe, che non fece poi lo stesso errore con i Rolling Stones, poco convinto dal futuro del rock.

L'intervento di John Peel

Come spesso accaduto nella storia del rock, a togliere la carne dal fuoco arrivò John Peel, vero paladino dell'underground e figura cruciale per tutta la storia dell'indie e dell'alternative.

Tra i DJ radiofonici più iconici di tutti i tempi, fu Peel a convincere la BBC a dare spazio a Bowie che, questa volta, superò l'audizione.

L'episodio venne ricordato dallo stesso Bowie con un video messaggio nel 1995 per il programma TV This Is Your Life dedicato a Peel. Nel video, Bowie applaude all'entusiasmo di Peel, ringraziandolo per avergli aperto la strada per una vita fatta di 'note stonate'.

Tra gli highlights del libro, anche la prima intervista di Bowie alla BBC quando, diciassettenne, apparve nel programma di Cliff Michelmore "Tonight" come rappresentante di una scherzosa 'confraternita', la Società per la Prevenzione dalla Crudeltà Verso gli Uomini dai Capelli lunghi.

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