16 aprile 2024

Il film originale di Let It Be torna in versione restaurata

Sarà disponibile da maggio la versione restaurata da Peter Jackson di "Let It Be", il film del 1970 diretto da Michael Lindsey-Hogg che ha dato vita a Get Back

I Beatles e Disney hanno annunciato una nuova collaborazione tra la band inglese e il colosso dell'entertainment dopo "Get Back" e "Now And Then".

Su tutti i canali social dei Fab Four è infatti apparso nelle scorse ore un messaggio criptico - ma nemmeno tanto - che si riferisce direttamente a 'Let It Be'.

Subito in rete sono partite le speculazioni dei fan, specialmente in considerazione della recente notizia di un biopic quadruplo dedicato ai Fab Four.

La verità è stata svelata dopo poche ore e riguarda l'originale film "Let It Be" realizzato nel 1970.

Il film di Let It Be per la prima volta disponibile dopo 50 anni

Dopo il monumentale documentario a episodi diretto da Peter Jackson, "Get Back", le strade dei Beatles tornano ad incrociarsi nuovamente.

Se la piattaforma americana Disney+ era stata scelta per presentare anche il documentario "Now And Then" che racconta la genesi dell'ultimo brano dei Beatles, arriva ora un nuovo capitolo della vicenda.

Si tratta di "Let It Be", il film originale del 1970 diretto da Michal Lindsay-Hogg le cui riprese hanno fornito il materiale per realizzare "Get Back".

Uscito nel maggio del 1970, a ridosso dello scioglimento della band, il film originale inizialmente pensato per accompagnare la diretta di un concerto mai più realizzata.

Questa versione del film, andata fuori produzione dagli anni '80, mostrava per la prima volta le dinamiche interne dei Beatles che, i diretti interessati, hanno sempre contestato fossero state presentate in maniera troppo negativa.

La pellicola venne proposta al cinema, vincendo anche un Oscar per la miglior colonna sonora originale, e le riprese fatte da Michael-Lindsay Hogg forniranno il materiale utilizzato da Peter Jackson per realizzare "Get Back".

Ovviamente la nuova versione di Let It Be, che sarà disponibile dall'8 maggio, conterrà altri filmati non inseriti nella docuserie del 2021, anche in questo caso restaurati da Peter Jackson utilizzando le stesse tecnologie.




Michael Lindsay-Hogg ha raccontato: “Let It Be era pronto per l’ottobre/novembre 1969, ma uscì solo nell’aprile 1970. Un mese prima dell’uscita, i Beatles si sciolsero ufficialmente. Così la gente andò a vedere Let It Be con la tristezza nel cuore, pensando: “Non vedrò mai più i Beatles insieme. Non avrò mai più quella gioia“, e questo rese molto più cupa la percezione del film. Ma, in realtà, quante volte capita di vedere artisti di questa levatura lavorare insieme per trasformare in canzoni ciò che sentono nella loro testa? E poi si arriva al momento sul tetto, e si vede il loro entusiasmo, il senso di amicizia e la pura gioia di suonare di nuovo insieme come gruppo e di sapere, come facciamo ora, che era l’ultima volta, e lo vediamo con la piena comprensione di chi erano e sono ancora e con un po’ di commozione. Sono rimasto sbalordito da quello che Peter è riuscito a fare con Get Back, utilizzando tutte le riprese che avevo fatto 50 anni prima“.

“Sono assolutamente entusiasta che il film di Michael, Let It Be, sia stato restaurato e venga finalmente riproposto dopo essere stato non disponibile per decenni“, ha affermato Peter Jackson. “Sono stato così fortunato ad aver avuto accesso agli outtakes di Michael per Get Back e ho sempre pensato che Let It Be fosse necessario per completarne la storia. In tre parti, abbiamo mostrato Michael e i Beatles mentre giravano un nuovo documentario innovativo, e Let It Be è proprio quel documentario, il film che uscì nel 1970. Ora penso a tutto questo come a una storia epica, finalmente completata dopo cinque decenni. I due progetti si sostengono e si valorizzano a vicenda: Let It Be è il culmine di Get Back, mentre Get Back fornisce un contesto vitale mancante per Let It Be. Michael Lindsay-Hogg è stato immancabilmente disponibile e gentile mentre realizzavo Get Back, ed è giusto che il suo film originale abbia l’ultima parola… con un aspetto e un suono di gran lunga migliori rispetto a quelli del 1970“.


Il film originale di Let It Be torna in versione restaurata

La storia dei Beatles in quattro film

Anche i Beatles avranno il loro biopic anzi, per differenziarsi come sempre da tutti, i Fab Four vedranno l'uscita non di uno ma di ben quattro film, ognuno dedicato ad un differente componente della band.

L'annuncio è arrivato direttamente da Sony Pictures Entertainment e dai canali ufficiali della band di Liverpool in cui si parla di un progetto che racconterà la storia di una delle band più importanti della storia attraverso prospettive diverse.

A mostrare la Beatlemania attraverso gli occhi di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr sarà Sam Mendes (1971, Skyfall), che si occuperà della regia di tutti e quattro i film con la sua casa di produzione Neal Street Productions.

Si tratta della prima volta in cui Paul McCartney, Ringo Starr e le famiglie di John Lennon e George Harrison, hanno fornito il completo supporto ad un progetto del genere, concedendo il permesso per l'utilizzo della musica per un biopic.

Stando a quanto si apprende, l'idea di Mendes è quella di raccontare la storia dei Beatles attraverso quattro punti di vista diversi che, a più riprese, si intrecceranno.

Non c'è ancora una data precisa per la conclusione del progetto ma, si apprende, che i piani prevedono la distribuzione dei film sui Beatles nelle sale di tutto il mondo nel 2027.

"Sono onorato di poter raccontare la storia della più grande rock band di tutti i tempi, ed entusiasta di sfidare il concetto di ciò che costituisce una andata al cinema", ha detto Mendes.

"Vogliamo che questa sia un'esperienza cinematografica unica, elettrizzante ed epica: quattro film, raccontati da quattro diverse prospettive che raccontano un'unica storia sulla band più celebre di tutti i tempi", ha affermato Pippa Harris di Neal Street Productions. “Avere la benedizione dei Beatles e della Apple Corps per fare tutto questo è un immenso privilegio. Dal nostro primo incontro con Tom Rothman ed Elizabeth Gabler, è stato chiaro che condividevano sia la nostra passione che l'ambizione per questo progetto, e non possiamo pensare a una casa più perfetta di Sony Pictures.