IDLES a Radiofreccia, "Il nostro un soul per connettere le persone"

Joe Talbot e Mark Bowen degli IDLES hanno raccontato la potenza di TANGK in vista delle date che li porteranno ad esibirsi in Italia dopo il sold out a Milano

Dopo un gigantesco concerto all'Alcatraz di Milano nel marzo scorso, gli IDLES torneranno ad esibirsi in Italia il 23 giugno allo Sherwood Festival di Padova e il 29 giugno al Flowers Festival di Collegno (Torino).

La band inglese, tra le più importanti nella scena alternative moderna, è in tour per supportare il nuovo album "TANGK", un disco che ha visto Joe Talbot e Mark Bowen ampliare il sound degli IDLES.

Al di là delle ritmiche ossessive e le sonorità considerate 'violente' dai più, gli IDLES hanno voluto confermare ancora una volta come la loro musica sia impegnata ma incentrata sull'amore e le emozioni.

Ne abbiamo parlato proprio con Talbot e Bowen in occasione del loro live milanese in un'intervista in cui hanno parlato dell'anima del disco, del loro senso di gratitudine e di come abbiano deciso di far ballare il mondo sulla loro musica.

Amore e anima nella musica degli IDLES

Il concetto di gratitudine è presente spesso nel disco, una gratitudine che, dice Talbot, riguarda i suoi compagni di band, il team di lavoro, la musica stupenda che ogni giorno scopre ma soprattutto il pubblico che gli permette di "Respirare e sfidare noi stessi, di andare avanti e creare cose nuove. L'esatto opposto di una relazione tossica".

Nonostante molti associno gli IDLES ad una band dal suono rabbioso, la parola chiave del disco, e di tutta la discografia degli IDLES, resta l'amore.

"Non siamo mai stati una band arrabbiata ma solo violenta, artisticamente. L'amore è in tutti i nostri album ma creiamo drammaticità e profondità all'interno sound e della visione, cosa che ci permette di penetrare nella cultura pop, uno strumento pubblicitario violento ed aggressivo che si diffonde nella coscienza dei nostri figli e degli elettori", racconta Joe Talbot. " Volevo creare qualcosa, esplorando il tono della mia voce ma non ho mai cambiato le parole, perché quelle sono le mie parole e non parlerò mai di altro. Le mie sono tutte canzoni d'amore".

E con l'amore TANGK si porta dietro anche tanto soul, inteso sia come anima che come genere musicale, con tanto di citazione di James Brown in 'Dancer'.

"Entrambi i nostri genitori ci hanno cresciuto a musica soul, gli IDLES hanno un forte legame con il genere e ammetto di averci sempre visto come una band soul", spiega Talbot. " Ovviamente non sono un cantante nero della Motown anni '60 ma penso di essere un cantante soul perché credo che essere un cantante soul significhi avere una maturità emotiva come persona e come artista e imparare a esprimersi senza essere frustrati per la paura o la politica o le relazioni. Penso che un musicista soul fluido e brillante sappia attingere alle sfumature della voce, che è così musicale. Si tratta di mettere in contatto le persone sul piano umano e non farle pensare".

Trovate l'intervista INTEGRALE agli IDLES QUI

IDLES @ Radiofreccia 2024

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