15 settembre 2023, ore 14:16, agg. alle 14:53
E' uscito oggi "It's The End Of The World But It's a Beautiful Day" , nuovo lavoro della band di Jared Leto accompagnato dal singolo Seasons
E' uscito oggi il nuovo album dei Thirty Seconds To Mars, intitolato "It's The End Of The World But It's a Beautiful Day" e accompagnato dall'ultimo singolo Seasons.
La formazione di Jared Leto e suo fratello Shannon, è tornata con un lavoro ricco di ottimismo che vuole presentare la loro visione artistica a 360°.
Il nuovo singolo Seasons arriva dopo i brani già pubblicati Get Up Kid, Stuck e Life Is Beautiful.
"It's The End Of The World But It's a Beautiful Day" è il primo album di inediti dei Thirty Seconds To Mars da "AMERICA" del 2018.
L'arte di "It's The End Of The World But It's a Beautiful Day"
Rockstar, attore da premio Oscar, figura cult della cultura pop, Leto è anche l'autore della copertina dell'album che si presenta in 10 versioni diverse.
Ognuna delle cover raffigura una foto del cielo scattata da Jared Leto che ha immortalato l'orizzonte ogni giorno per tutto il 2022 in modo da rappresentare un momento di calma e riflessione, un invito a fermarsi e contemplare in silenzio il cielo.
Così come Andy Warhol, la band ha voluto creare serie diverse della stessa opera, come fossero quadri da esporre.
L'arte in "It's The End Of The World But It's a Beautiful Day" torna anche nella grafica interna dove figura un dipinto rinascimentale realizzato utilizzando l'Intelligenza Artificiale che ha interpretato il significato del titolo dell'album.
Sempre l'AI è la responsabile della spiegazione del titolo che è stata riportata all'interno del packaging.
Questa frase è una metafora che implica che la vita, nonostante le circostanze difficili, vale ancora la pena di essere vissuta. Suggerisce che anche nei momenti più bui dovremmo prenderci il tempo per apprezzare e godere della bellezza del mondo.
"Ho scattato foto al cielo ogni giorno, per circa un anno, ed è più difficile di ciò che possa sembrare. Avevo tutte queste foto e quando ho pensato alla copertina del disco inizialmente volevo affidarmi alla tecnologia e all'intelligenza artificiale. Poi ho pensato che fosse giusto usare qualcosa che venisse dalla quotidianità ma, allo stesso tempo, fosse anche bellissimo e umano, vivo. Qualcosa che vediamo ogni giorno tutti noi, come il cielo. Dietro il concetto del disco c'è proprio il fatto di avere sempre speranza, nonostante tutto", aveva raccontato Jared Leto a Radiofreccia.
L'ottimismo del nuvo album dei Thirty Seconds To Mars
Il nuovo album dei Thirty Seconds To Mars è, dunque, pieno di ottimismo. È un disco che riflette un senso di positività, in contrasto con le circostanze difficili e dolorose del mondo che ci circonda. La band ha scritto l’album nel pieno della pandemia, vivendo il processo creativo come un momento di evasione e leggerezza.
"Sicuramente non ho la capacità di fare le cose semplici", dichiara il frontman Jared Leto riguardo la realizzazione del sesto album in studio della band che ha fondato con suo fratello Shannon e che è da sempre il frutto dalla loro collaborazione creativa. “Mi piace sempre rendere interessante la mia vita e quella degli altri. Voglio sfruttare ogni opportunità e renderla gratificante, creativa e speciale il più possibile”.
Le 11 canzoni dell'album esplorano un nuovo capitolo dei sentimenti dei fratelli Leto: "Shannon ed io volevamo fare un album che parlasse di chi siamo ora. Il file rouge del progetto è caratterizzato da valori come ottimismo, celebrazione, vulnerabilità e anche semplicità. Non volevamo tornare con qualcosa di già sentito e penso che ci siamo riusciti”, racconta Jared riguardo al nuovo disco, la cui pubblicazione è anticipata dal primo singolo “Stuck” – uscito a maggio – che ha riscosso successo a livello mondiale, Italia inclusa, dove ha raggiunto la Top 10 Airplay.
A proposito della genesi del disco, Jared Leto aveva raccontato a Radiofreccia come lui e suo fratello Shannon abbiano cominciato a lavorarci quando è scoppiata la pandemia, anche se la superstar dei Thirty Seconds To Mars non si è subito resa conto di ciò che stava accadendo: "Stavo facendo meditazione silenziosa nel bel mezzo del deserto, non avevo telefono, contatti con l'esterno, niente e quando sono tornato alla realtà è stato uno shock. Era come in un film con gli zombie, mi sono chiesto dove fossero finiti tutti. Questo disco è nato all'inizio del COVID, durante il lockdown. Io e mio fratello abbiamo provato questa esperienza unica di restare per così tanto tempo nello stesso tempo. Non ci è mai successo in tutta la nostra vita, anche quando eravamo ragazzini continuavamo a spostarci e per noi è stata un'esperienza salutare e abbiamo cominciato a scrivere tantissimo. "