I Greta Van Fleet accusati di appropriazione culturale
Josh Kiszka si è scusato dopo che il frontman dei Greta Van Fleet è stato accusato di appropriazione culturale per aver indossati gli abiti sacri dei Nativi
Il frontman dei Greta Van Fleet, Josh Kiszka, si è scusato pubblicamente dopo che in rete è scoppiata la polemica sui suoi outfit da nativo americano.
Alcuni fan in rete hanno cominciato a polemizzare sul look adottato negli ultimi anni dal giovane cantante americano, colpevole di essersi esibito indossando abiti che richiamavano alcune tribù di Nativi d'America.
Uno stile che è stato accusato di 'appropriazione culturale', obbligando Kiszka a scusarsi pubblicamente.
I Greta Van Fleet accusati appropriazione culturale
Lo stile dei Greta Van Fleet è stato spesso dibattuto, sia da un punto di vista musicale che da un punto di vista estetico.
Nell'uno e nell'altro caso, specialmente nei primi anni di attività della giovane rock band del Michigan, il riferimento è spesso andato a un certo rock classico di ispirazione hippie.
Un look, quello mostrato specialmente dal frontman Josh Kiszka, che tradiva in maniera abbastanza evidente una passione per un certo stile etnico andato di voga a cavallo tra gli anni '60 e '70.
Se per molti il look della voce dei Greta Van Fleet non è altro che un nostalgico tributo al rock dei tempi passati, per altri è qualcosa di decisamente più serio.
Recentemente alcuni utenti di Twitter hanno scatenato una polemica nei confronti di Kiszka, in riferimento ad una serie di immagini live risalenti al 2017 in cui indossava alcuni abiti sacri degli indigeni americani. Un comportamento appoggiato dall'hashtag #SpeakUpGVF considerato da molti come offensivo nei confronti dei Nativi d'America e indice di un'indebita appropriazione culturale.
Le scuse di Josh Kiszka ai nativi
Come spesso accade in questi casi, il tam tam mediatico, opportuno o meno che sia, ha raggiunto rapidamente il diretto interessato.
A niente è servito il contributo di alcuni fan che hanno sottolineato come i Greta Van Fleet siano spesso impegnati in favore di giuste cause come quella portata avanti dal movimento Black Lives Matter.
Per risolvere la questione, Kiszka si è dovuto scomodare in prima persona inviando un messaggio di pace ai suoi fan feriti e annunciando di voler dare il suo contributo alla causa dei Nativi.
"Ai nostri fan indigeni, vi capisco", ha scritto in un messaggio il cantante dei Greta van Fleet, "Mi sono preso del tempo per ascoltarvi e raccogliere i miei pensieri. Il mio apprezzamento per la cultura indigena è enorme e riconosco il danno che l'ignoranza può avere sulle comunità emarginate, qualcosa che non vorrei mai portare avanti. Odio, mancanza di rispetto e pregiudizio di qualsiasi tipo non sono i benvenuti in questa comunità. Quando sono diventato adulto, sono stato in grado di crescere e imparare. Questa crescita non si è fermata e non si fermerà qui”.
"La tribù Chippewa ha avuto un impatto particolarmente profondo sulla mia vita, essendo stata esposta alle loro cerimonie e usanze durante i miei primi anni di crescita nel Michigan", ha aggiunto Josh Kiskza,"Ho fatto una donazione di beneficenza al First Nations Development Institute per aiutare a mantenere vive e vegete le tradizioni indigene come la loro. Se vuoi supportare con me, visita firstnations.org . Pace, amore, unità e uguaglianza. Sempre".