Dalle occasioni mancate con Ozzy e Chris Cornell al tour della reunion: Alex Van Halen a 360°

Il batterista dei Van Halen ha parlato di quando Ozzy e Chris Cornell rischiarono di far parte della band e sul tour della reunion saltato punta il dito contro David Lee Roth

Alex Van Halen è stato intervistato a 360° dall'edizione USA di Rolling Stone in vista dell'uscita di "Brothers", autobiografia in cui il batterista dei Van Halen ripercorre la sua vita e il suo rapporto con il fratello Eddie, leggendario chitarrista della band scomparso nel 2020.

Nel corso della chiacchierata, Van Halen tocca molti punti di cui i fan della band hanno discusso negli ultimi anni come il mancato tour celebrativo in memoria di Eddie e il ruolo avuto da David Lee Roth.

Cioè che ha sorpreso molti, però, è stato il possibile coinvolgimento, ad un certo punto della carriera della band, di nomi enormi come Ozzy Osbourne e Chris Cornell, ipotesi confermata anche dall'ex Black Sabbath.

I Van Halen e le opzioni  Ozzy e Cornell

Nel corso della loro carriera i Van Halen hanno avuto diversi cantanti - David Lee Roth, Sammy Hagar, Gary Cherone - con i primi due, Diamond Dave in particolare, riconosciuti universalmente come i veri grandi frontman della band.

Ad un certo punto, però, la carriera della band americana avrebbe potuto intraprendere un twist inaspettato e vedere l'arrivo in formazione di nomi del calibro di Ozzy Osbourne e Chris Cornell.

A raccontarlo è Alex Van Halen, batterista e fratello del guitar hero Eddie Van Halen. A quattro anni dalla scomparsa di quello che è, senza ombra di dubbio, uno dei chitarristi più importanti e innovativi del rock, Alex è pronto a pubblicare il libro "Brothers", un'autobiografia che racconta la sua storia e, di rimando, quella di Eddie e dei Van Halen.

Intervistato da Rolling Stone per parlare della sua autobiografia, Alex Van Halen ha toccato diverso diversi punti interessanti, raccontando che, ad un certo punto, la band è andata vicina ad arruolare Ozzy Osbourne per un disco.

PHOTO CREDIT: Fotogramma

Il litigio con David Lee Roth e il tour celebrativo saltato

A ridosso della morte di Eddie Van Halen si è parlato spesso di un possibile tour celebrativo, un ultimo giro trionfale con David Lee Roth alla voce o, addirittura, con un set diviso tra lui e Sammy Hagar alla voce.

Si era parlato di un tour negli stadi mai realizzatosi a causa della malattia di Eddie, così come di un tour postumo con altri musicisti a completare la formazione insieme ad Alex Van Halen.

Sulla questione è tornato il batterista per fare chiarezza e per spiegare come ci fossero dei piani, mai realizzati a causa di David Lee Roth.

Dopo la scomparsa di Eddie Van Halen, spiega Alex, si sono riallacciati i rapporti con David Lee Roth per uno show tributo con Joe Satriani alla chitarra e, addirittura, erano state anche fatte delle prove con la band di Diamond Dave.

Al basso sarebbe tornato Michael Anthony, bassista originale dei Van Halen che, dal 2004, era stato sostituito da Wolfgang Van Halen ma i problemi fisici del batterista impedirono di partire inizialmente con il progetto.

Per Alex fu quasi un 'segno dall'alto' che la reunion non era una buona idea ma, come facilmente immaginabile, anche David Lee Roth ci mise del suo.

Dopo aver parlato con Brian May e aver pensato agli omaggi fatti durante gli show dei Queen a Freddi Mercury, Alex propose a Dave di omaggiare in ogni show Eddie. "Gli dissi Dave, in un momento dobbiamo fare un chiaro omaggio, un riconoscimento ad Ed durante il concerto. Pensa a come fanno i Queen che mostrano vecchio materiale di Freddie. In quel momento Dave andò fuori di testa, gli venne fuori una quantità di bile incredibile e quello è stato ciò che ha rovinato tutto. Se mi parli come ha fatto lui ti spacco la testa ed è così che è finito tutto. Ho il massimo rispetto per la sua etica del lavoro ma si trattava di lavorare di squadra, la cosa non riguardava solo lui".

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