Dal trapano al vibratore: modi matti per suonare

Pannolini, trapani, pistole giocattolo e un vibratore. I dischi di Peter Gabriel, Billy Idol, Van Halen, Jane’s Addiction suonati con questi oggetti folli

RITUAL DE LO ABITUAL dei Jane’s Addiction, REBEL YELL di Billy Idol o, addirittura, SO di Peter Gabriel. Album epocali del rock, nelle cui registrazioni sono stati utilizzati oggetti improbabili come pannolini, trapani e vibratori. Merito della geniale - e folle - creatività di musicisti come Steve Stevens, Dave Navarro, Eddie Van Halen, Paul Gilbert e Tony Levin. Ecco la storia.

Lo sappiamo, il rock è anche sinonimo di trasgressione. Ma trasgredire le regole non interessa solo quell’immaginario vastissimo che vede rockstar protagoniste di provocazioni e marachelle (più o meno gravi) tra tournée, concerti, backstage, interviste e camere d’hotel.

Forse, le trasgressioni più eccitanti nella musica rock, avvengono quando musicisti ispirati - in bilico tra follia e guizzi geniali - frantumano le regole del pentagramma, della pronuncia musicale ortodossa, della corretta creazione ed emissione del suono…quando osano, giocano, pasticciano, azzardano con la loro voce o i loro strumenti musicali. Alcune delle cose più sensazionali scritte, suonate e mixate nei dischi di Beatles, Jimi Hendrix, Sex Pistols, Nirvana, Frank Zappa, Red Hot Chili Peppers…erano esperimenti sonori da scienziato pazzo, obbrobri rispetto a quanto magari suggerito dal manuale del “musicista o fonico perfetto"…quelle trasgressioni, invece, hanno svelato nuove eccitanti possibilità sonore che hanno reso non solo memorabile il suono di quei dischi ma lo hanno anche fatto diventare uno standard di come deve suonare il rock.

Ci siamo divertiti a selezionare cinque musicisti estremamente popolari che, in barba alle regole, hanno suonato i loro strumenti con oggetti totalmente folli, in nome di creatività e sperimentazione sonora. Perché dal pannolino, al trapano, dalle pistole giocattolo al vibratore è un attimo...

Dichiarazione d'intenti con trapano

F.U.C.K (1991) dei Van Halen è uno tra i migliori album che la band realizza assieme al cantante Sammy Hagar. Dopo aver speso tutta la seconda metà degli anni ’80 sedotto dall’utilizzo dei synth, Eddie Van Halen torna alla pronuncia più hard rock degli esordi. E allora, quale migliore dichiarazione d’intenti che azionare un trapano elettrico nel riff di apertura del disco? Sembra il modo perfetto per proclamare il ritorno a sonorità rock più cazzute. Eddie fa proprio così: l’apertura di “Poundcake” è affidata ad un trapano elettrico sparato non sulle corde ma in prossimità degli humbucker (i microfoni della chitarra) che ne amplificano il suono e lo colorano con la distorsione vulcanica che ha reso mitologico il suono di Eddie. L’idea, pare essere venuta al chitarrista osservando un tecnico delle sue chitarre che le stava sistemando servendosi, appunto, di un trapano.

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