14 aprile 2025

Da Coachella con Benson Boone a Sanremo con Irene Fornaciari, le collab inattese di Brian May

Lo scorso weekend Brian May si è unito a Benson Boone durante il suo live al Coachella ma quella con l'artista americano non è l'unica strana collab del chitarrista dei Queen

In questi giorni non si fa altro che parlare di Coachella, ovviamente.

Il festival californiano ha appena terminato il suo primo weekend con numerose performance di alto livello e un tentativo di provare a riportare un po' del vecchio sapore dell'evento, almeno a guardare i nomi.

Tra i Green Day headliner, con i loro slogan pro-palestina e l'improvvisata di Billie Joe sul palco con le Go-Gos e Courtney LaPlante degli Spiritbox che ha raggiunto on stage Megan Thee Stallion, il rock ha fatto irruzione anche con una leggenda (quasi) inattesa come Brian May.

Ad onor del vero il chitarrista dei Queen aveva documentato il suo arrivo nel deserto di Indio a bordo dello stesso aereo di una stella nascente come Benson Boone.

Il guitar hero di sua maestà ha definito addirittura un "prodigio d'oro" il ventiduenne di Washington.

Boone, dal canto suo, non ha mai nascosto un amore per i Queen e con i suoi outfit teatrali e il baffetto d'ordinanza l'omaggio a Freddie Mercury è bello che pronto, con buona pace delle evoluzioni acrobatiche sul palco.

Brian May sul palco con Benson Boone a Coachella

Durane il set di venerdì sera al Coachella Benson Boone ha fatto una sua versione di un classico intoccabile come Bohemian Rhapsody dando il benvenuto proprio a Brian May per una parte di chitarra entrata nella storia.

Un tributo che, stando almeno alla reazione dell'artista in un video su Tik Tok sembra aver sorpreso più gli addetti ai lavori e gli appassionati di rock che parte del pubblico del festival, tra Gen Z, ricchi annoiati e influencer di vario livello.

Lo stesso Boone, un in video, ha infatti bonariamente polemizzato per la tiepida reazione della platea - un po' come successo di recente per i Blur - scrivendo: "Io che cerco di far capire al pubblico di Coachella che leggenda assoluta sia Brian May e il suo impatto culturale sulla musica e sul mondo".

Brian May non si è solo unito a Boone durante Bohemian Rhapsody ma anche per una travolgente versione di Beautiful Things, prima hit dell'artista americano.



Da Coachella con Benson Boone a Sanremo con Irene Fornaciari, le collab inattese di Brian May

Le altre collaborazioni inattese di Brian May

Ma quella con Benson Boone non è stata certo la prima collaborazione a sorpresa di Brian May, uno che non si è mai fatto troppi problemi a dividere il palco con altri artisti e personaggi.

Sono molti i casi in cui la leggenda dei Queen si è esibita con artisti dal background diverso o da un peso non uguale al suo o, in ogni caso, sorprendenti.

Che si tratti di salire davvero sul palco o farlo a distanza, Sir Brian May ha portato il suo stile inconfondibile che lo ha reso uno dei più grandi guitar hero di sempre praticamente ovunque.


Hammer To Fall inedita in pandemia

Durante la pandemia, ad esempio, l'artista inglese ha partecipato da una jam session virtuale da casa.

Una 'quarantine edition' di Hammer To Fall, classico dei Queen, realizzato insieme ad una line up che sembra uscita da un festival metal.

Anche se si tratta di una delle canzoni più heavy della band inglese, è sicuramente sorprendente vedere una versione di Hammer To Fall realizzata da May - in remoto - con Jeff Scott Soto (Yngwie Malmsteen), Alex Skolnick (Testament), Ron 'Bumblefoot' Thal (Guns N'Roses), Stu Hamm e Kenny Aronoff (Mellencamp).



Con Irene Fornaciari e Kerry Ellis a Sanremo

Entrando nel campo delle cose davvero improbabili, chi di voi si ricorda l'apparizione di Brian May a Sanremo nel 2012?

Se con i Queen, negli anni '80, era nata la polemica di Freddie Mercury per il playback imposto, qualche decennio dopo il chitarrista della band britannica si è prestato ad una performance quantomeno curiosa.

Insieme alla sua amica di lunga data e star dei musical Kerry Ellis, il chitarrsita dei Queen è infatti arrivato all'Ariston per prestare il suono della sua Red Special ad Irene Fornaciari.

Durante la serata dei duetti, la figlia di Zucchero porta Uno dei Tanti (cover del brano anni '6 di Joe Sentieri), accompagnata proprio dalla coppia inglese.

Sorprendente da un punto di vista musicale, la collaborazione sembra forse un po' più naturale se si pensa all'amicizia che lega May a Sugar dai primi anni'90.


In pigiama per Talia Dean

Nel novembre 2024, Brian May ha sorpreso fan e curiosi con una performance live decisamente fuori dagli schemi: ha suonato la sua leggendaria Red Special in pigiama, sdraiato su un letto matrimoniale esposto all'interno di un negozio di arredamento di lusso a Cobham, nel Surrey (UK). Non si trattava di una trovata casuale, bensì della registrazione del video musicale del brano “You Made Your Bed” della cantante londinese Talia Dean.

 La loro collaborazione è cominciata durante il lockdown del 2020, quando i due hanno inciso una versione intima e acustica di “I’m Immortal”, brano originariamente composto da May.

Il videoclip di “You Made Your Bed” è stato concepito come una performance visiva evocativa e surreale: Talia canta sdraiata su un letto decorato in stile hollywoodiano anni ‘50, mentre Brian suona accanto a lei in pigiama, portando un’ironia sorniona alla scena, ma senza mai sacrificare il suo suono inconfondibile. Il risultato è una sorta di sogno ad occhi aperti tra soul, teatro e rock. Una combinazione insolita che ha raccolto reazioni entusiaste per l’originalità e per la chimica evidente tra i due artisti.



Brian May & The Offspring – Punk, scienza e Stephen Hawking

Una delle esibizioni più inaspettate del 2024 è avvenuta in Slovacchia, durante lo Starmus Festival VII, evento che unisce scienza, musica e arte per onorare grandi menti dell’umanità, in questo caso l’astrofisico Stephen Hawking. Se già vedere Brian May – lui stesso astrofisico oltre che chitarrista – in un contesto scientifico non è una novità, quello che ha sorpreso è stato il suo arrivo a sorpresa sul palco con The Offspring.

Durante la serata “Sonic Universe”, concerto centrale del festival, Dexter Holland e soci stavano eseguendo il brano “Gone Away”, una ballata struggente che parla di perdita e lutto. Al culmine del pezzo, è apparso Brian May con la sua chitarra, aggiungendo un assolo melodico e carico di pathos. Il contrasto tra la voce roca di Holland e l’assolo lirico di May ha creato un momento che molti presenti hanno definito “spirituale”.

Non era una trovata casuale: Brian May ha spesso parlato della sua passione per band che abbiano una carica emotiva autentica. In questo caso, la scelta di “Gone Away” per commemorare Hawking era perfettamente calzante: la scienza che si intreccia con l’arte e il dolore umano, espressi in musica.