11 luglio 2024

Bruce Dickinson su The Mandrake Prokect e la magia della musica a Radiofreccia

Il cantante degli Iron Maiden ha parlato a Radiofreccia del suo nuovo album solista, il progetto multimediale"The Mandrake Project"

Voce degli Iron Maiden, spadaccino, pilota di aerei, scrittore, sembra che non ci sia nulla che Bruce Dickinson non sia in grado di fare.

Dopo aver calcato i palchi italiani lo scorso anno proprio con i Maiden e il "The Future Past Tour", una delle voci più iconiche del metal è tornato in Italia per due date a supporto dell'album solista "The Mandrake Project".

Radiofreccia ha incontrato Bruce Dickinson in occasione del suo slot da headliner al Metal Park 2024 per parlare di quello che è il suo primo album solista da "Tyranny Of Souls" del 2005.

Ma "The Mandrake Project" non è solo un semplice album quanto un vero e proprio progetto multimediale che vede Dickinson anche nelle vesti di sceneggiatore, sia dei video dei brani estratti dall'album che di un fumetto.




Il progetto multimediale di The Mandrake Project

La graphic novel, prodotta da Z2 Comics e disegnata da Staz Johnson, non è legata direttamente al concept del disco ma permette a Dickinson di raccontare storie in un altro modo.

Prima di salire sul palco di Metal Park, la leggendaria voce dei Maiden ha risposto ad alcune domandi sulla realizzazione di The Mandrake Project, sul suo rapporto con il pubblico e sulla necessità di esprimersi utilizzando più media.

"Il disco è stato in lavorazione per circa 20 anni ed è solo una selezione di storie che alla fine si sono riunite", ha detto Dickinson a proposito di The Mandrake Project. "In un primo momento ho pensato di legare tutto con il fumetto e una storia comune ma poi, quando eravamo a metà disco mi sono detto che non avevo bisogno di farlo ma che potevo separare le due cose. Abbiamo giocato con il suono, con le idee e siamo arrivati a qualcosa di diverso".



E proprio il fumetto e la necessità di comunicare se stesso attraverso qualcosa che non sia solo musica è la particolarità di "The Mandrake Project" e se il fumetto sembra essere una novità, non si può dire lo stesso per il rapporto tra Dickinson e le arti visive.

"Ho contribuito a molti video dei Maiden, ho fatto una sceneggiatura per un film intitolato The Chemical Wedding e quindi sì, ho sempre avuto interesse per il cinema e tutto il resto ma per farlo servono molti soldi. Il modo più semplice per avvicinarmici è fare video, quindi fare un fumetto è stato un modo molto interessante di fare una cosa visiva senza dover spendere un sacco di soldi".

Potersi esprimere anche altre forme d'arte, inoltre, consente di potersi esprimere in maniera completamente rispetto alla musica, spiega. "Con la musica lasci un sacco di spazio alle persone per dare la loro interpretazione. Quando fai un libro, un fumetto, si possono fare molti approfondimenti e quindi le cose che posso mettere nella musica e che la gente magari non capisce, attraverso altre forme di media sono più chiare. La musica è musica e i versi non sono poesie ma, semmai, parole poetiche, è qualcosa di completamente diverso rispetto ad un libro o un romanzo. Ogni mezzo è qualcosa di autonomo e giocare con questi diversi aspetti della comunicazione trovo sia molto affascinante".


Bruce Dickinson su The Mandrake Prokect e la magia della musica a Radiofreccia
PHOTO CREDIT: Elena Di Vincenzo

La magia della musica, anche in tempo di guerra

Il racconto in The Mandrake Project parla di magia e morti da resuscitare e sul poter magico del live e sul valore del frontman che è simile a quello di uno sciamano, la voce degli Iron Maiden ci ha detto: "Io sono solo un dispositivo per riflettere. Tutto ciò che faccio è gettare il candelotto di dinamite e aspettare che esploda tra il pubblico e io mi ci rispecchio".

E a proposito del potere magico della musica, un argomento di stretta attualità è quello legato alla guerra e al ruolo politico dei musicisti, come emerso anche dalla recente polemica tra Serj Tankian e gli Imagine Dragons.

Dickinson, che a metà degli anni '90 si è esibito a Sarajevo come ben documentato sia nel suo libro "A cosa serve questo pulsante?" che nel premiato documentario "Scream For Me Sarajevo", ha una sua opinione ben precisa a riguardo.




"La musica aiuta le persone ad evadere se si è un posto di merda, che si tratti di una guerra o di una relazione tossica, la musica può aiutarci a fuggire e portarci in un posto migliore. E' qualcosa di personale ma può essere anche collettiva, certo non risolve le guerre perché quello sarebbe lavoro dei politici. Per me la musica aiuta ad affrontare le proprie emozioni, tirarsi su di morale o spiegarci qualcosa che abbiamo dentro. Questa è la cosa migliore che possa fare".

A proposito degli artisti che fanno politica dal palco, la perplessità dell'artista inglese a riguardo è dato dal rischio di risultare "Arroganti, pomposi e poco efficaci" quando il vero messaggio della musica è emozionare per poter evadere.

E quando gli viene chiesto se ci vedremo nel 2025 con il tour per i 50 anni degli Iron Maiden, la risposta di Dickinson sembra lasciare buone speranze per un arrivo in Italia della band.

Guarda l'intervista integrale di Bruce Dickinson per Radiofreccia al link in basso.



Bruce Dickinson @ Radiofreccia

Headliner al Metal Park 2024, Bruce Dickinson degli Iron Maiden ha raccontato a Radiofreccia - intervistato da Gianluigi Riccardo - il suo nuovo album solista The Mandrake Project