Brian May sui rimpianti e i sorprendenti ascolti in auto
Il chitarrista dei Queen risponde alle domande dei fan sul The Guardian e sorprende con i suoi ascolti in auto
Brian May ha svelato alcuni guilty pleasures nel corso di una sessione di domande e risposte con i fan.
Nello speciale editoriale del The Guardian, il chitarrista dei Queen ha soddisfatto la curiosità di numerosi lettori parlando di molti argomenti, dai suoi rimpianti, alle sue influenze a chi ascolta quando si trova in auto.
Proprio la risposta a quest'ultima domanda lascerà sorpresi molti appassionati di Queen.
Cosa ascolta Brian May in auto?
Brian May è un artista decisamente eclettico e questa è cosa nota. Tra i chitarristi più venerati nella storia del rock, il maestro della sei corde dei Queen si è sempre barcamenato tra momenti classici, riff granitici ed effetti speciali.
Quando si tratta di rivelare i chitarristi che maggiormente hanno influenzato il suo stile, May non ha dubbi: "Quando eravamo ragazzi, Hank Marvin dei The Shadows è stata un'ispirazione per tutti noi. Aveva un sound fantastico, fluido, melodico. Parlando di rock, direi James Burton, uno dei padri della chitarra rock, che ha suonato con Elvis e Ricky Nelson. Recentemente sono stato così fortunato da poter suonare con lui. Non si tratta solo di sound ma di come riesce a piegare le corde e far parlare la chitarra".
Le sorprese, almeno parziali, arrivano quando il chitarrista dei Queen svela i suoi ascolti attuali, che avvengono principalmente in viaggio.
"Provo vergogna nel dire che ascolto davvero poca musica perché, di solito, sono intento a realizzarla o a lavorare, in qualche modo - che si tratti di astrofisica o di lottare per gli animali - e ho tre figli e sette nipoti. Non c'è molto tempo", ha detto May che, comunque, ascolta musica durante gli spostamenti. "Ho alcuni CD in auto che di solito ascolto. Uno è di Pink, la adoro, penso sia incredibile. Ascolto tantissimo i Foo Fighters e mi piace Avril Lavigne. Non mi stanca mai, trovo la sua musica sempre fresca. C'è un'esuberanza nella sua musica che amo".
Beatles e rimpianti
Dalle domande fatte dai fan al The Guardian, emerge una grande curiosità anche in merito ai rimpianti di May ed ai possibili 'what if' della sua carriera.
Quando gli viene chiesto di quale band - a parte i Queen - avrebbe voluto far parte, May risponde: "Probabilmente i Beatles. Sono sicuro che non sarebbe stato un compito facile far parte dei Beatles ma mi sarei rapportato bene a quell'incredibile livello di creatività. Ho visto gran parte di "Get Back" e mi sono un po' intristito vedendo il primo episodio perché mi ha ricordato di come eravamo noi. A volte, quando eravamo in studio con i Queen, era 'Eccoci e le cose non vanno bene'. Prima ho percepito che si trovavano in una soluzione dolorosa ma, successivamente, si percepisce il loro ritrovarsi. E' davvero un manuale su come stare in uno studio. Se non fossero stati i Beatles, avrebbero potuto essere i Led Zeppelin. Se mi fanno entrare".
E i Beatles sono sempre al centro del più grande rimpianto, in senso artistico. di May. Parlando dell'artista con cui gli sarebbe piaciuto collaborare, appare infatti il nome di Lennon: "Raramente rifiuto una collaborazione ma un grande rimpianto è non aver avuto opportunità di lavorare con John Lennon. I Beatles non erano sempre d'accordo, cercavano sempre di fare un tira e molla, un po' come i Queen, e penso che John sarebbe stato fantastico in questo senso. Devi lavorare davvero duro per rimanere al passo, devi credere nel tuo instinto. Credo che saremmo andati d'accordo.