Bob Dylan, guarda Chalamet nel primo teaser del biopic A Complete Unknown

E' uscito il primo teaser di A Complete Unknown, il biopic su Bob Dylan con Timothée Chalamet nei panni del cantautore

Dopo tanta attesa è uscito a sorpresa il teaser ufficiale di "A Complete Unknown", il biopic diretto da James Mangold e dedicato ai primi anni della carriera di Bob Dylan con Timothée Chalamet nei panni del leggendario cantautore.

Il film, che arriverà nei cinema americani a dicembre, racconta dell'arrivo a New York del giovane Dylan, degli incontri che ne hanno segnato l'ascesa, fino ad uno dei momenti chiave nella storia del rock con il racconto della svolta elettrica al Newport Folk Festival nel luglio del 1965.

Oltre a Chalamet, nel cast trovano spazio anche Elle Fanning nei panni di Sylvie Russo, Monica Barbaro in quelli di Joan Baez, Nick Offerman come Alan Lomax, Boyd Holbrook nei panni di Johnny Cash ed Edward Norton che interpreta Pete Seeger.

Bob Dylan, guarda Chalamet nel primo teaser del biopic A Complete Unknown

Il lavoro di preparazione di Chalamet per Dylan

Il lavoro di preparazione di Chalamet è stato talmente approfondito da averlo spinto a trasferirsi dalla sua New York ad un appartamento in affitto di Woodstock - proprio come fece Dylan quando fuggì dalla fama - per cercare di creare un legame ancora più intimo con il cantautore.

Diretto da James Mangold, "A Complete Unknown" ha visto il coinvolgimento diretto dello stesso Dylan che ha fornito al team di produzione spunti e consigli per la scrittura delle scene.

Nei mesi scorsi, il regista ha svelato ulteriori dettagli a proposito del film, svelando che la pellicola si concentrerà su una finestra temporale abbastanza specifica.

La scelta, ha spiegato Mangold, è stata fatta per evitare il tentativo inutile di racchiudere tutta la lunga vita di Dylan in sole due ore di pellicola e condivisa dallo stesso cantautore.

"La ragione per cui Bob è stato così di supporto al progetto è stato perché, come in tutti i casi di quelli che credo siano i migliori film biografici, non è mai il racconto dalla nascita alla morte quanto, piuttosto, di un periodo specifico", ha detto.

E il periodo in questione, da quello che sappiamo, è quello che va dall'arrivo di Bob Dylan a New York quando era solo un ragazzo, alla fine degli anni '60, fino alla trilogia elettrica, il successo mondiale e il temporaneo ritiro dalle scene nella sua casa di Woodstock.

"Si guarda nell'insieme a questo periodo storico, nei primi anni '60 a New York. Questo ragazzo di 17 anni, con 16 dollari in tasca, fa l'autostop per raggiungere New York e incontrare Woody Guthrie che è in ospedale e sta morendo", ha spiegato Mangold. "Canta a Woody una canzone che ha scritto per lui e fa amicizia con Pete Seeger, che per Woody è come un figlio, e Pete gli procura show nei club dove incontra Joan Baez e tutte le persone che fanno parte di questo mondo. E' la storia di questo vagabondo del Minnesota che, con un nuovo nome e una nuova vita, diventa una star, firma con la più grande casa discografica del mondo nel giro di un anno e, dopo tre, fa vendite record rivaleggiando con i Beatles".

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