Black Sabbath, l'esordio che gettò le basi dell'heavy metal

Il 13 febbraio 1970 i Black Sabbath pubblicarono l'omonimo album di debutto. Registrato in solo 12 ore getterà le basi per la nascita dell'heavy metal

Il 13 febbraio del 1970 i Black Sabbath pubblicavano l'omonimo album di debutto. Un disco che si apre con rintocchi di campane in lontananza, lo scroscio della pioggia e il sound spettrale di 'Black Sabbath', titletrack che dettò non solo il tono del disco ma quello di una nuova epopea del rock.

Registrato in mezza giornata, il primo disco dei Black Sabbath si presentò come una imprevista variazione sul tema della musica chitarristica di quegli anni. C'era sì il rock e il blues era ancora ben presente ma a quegli standard ormai assimilati, si unì un'oscurità mai vista prima.

Negli anni dell'amore e dei fiori, i Black Sabbath introdussero tematiche occulte e il sound assolutamente unico della chitarra di Tony Iommi, ricavando qualcosa di inedito che avrebbe gettato i semi dell'heavy metal.

Un artwork misterioso

Se il detto vuole che un libro non si giudichi dalla copertina, lo stesso non vale per "Black Sabbath". Il primo album della band di Ozzy Osbourne è sinistro e inquietante già dall'artwork che ha come protagonista l'oscura modella Louisa Livingstone, la cui identità è rimasta segreta per 50 anni e svelata solo nel 2020.

La cover di "Black Sabbath" è stata realizzata dall'artista Keith McMillan in una freddissima mattinata inglese presso il Mapledurham Watermill, nell'Oxfordshire, Inghilterra. Lo shooting cominciò alle 4 del mattino e i primi tentativi di creare la giusta atmosfera videro il fotografo gettare del ghiaccio secco nell'acqua per ottenere l'atmosfera giusta che, successivamente, preferì realizzare con una macchina del fumo.

Stando a quanto riportato da McMillan, la Livingstone era completamente nuda sotto il cappotto nero dal carattere stregonesco e furono anche realizzati degli scatti più arditi di quello definitivo ma, vista la natura poco sessuale dell'album, si decise di accantonarli.

Restando alla tematica occulta, invece,  McMillan portò sul set anche un corvo imbalsamato ed un gatto, mentre  l'artwork interno venne completato con una croce capovolta e un testo scritto da Roger Brown, assistente del fotografo.

Nonostante le recensioni non si dimostrarono particolarmente generose con la band inglese al momento della pubblicazione, "Black Sabbath " diventerà un vero spartiacque nella storia del rock. Diversa la reazione del pubblico che spedì il primo album dei Black Sabbath all'ottavo posto dei dischi più venduti del Regno Unito. Nel giugno del 1970 sarà pubblicato negli Stati Uniti dove raggiungerà la posizione 23 della Billboard Hot 100 vendendo più di un milione di copie.


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