Billy Idol e Paul Stanley tornano in ufficio per uno spot
A distanza di due anni dalla precedente campagna che vedeva protagonista anche Ozzy, l'azienda americana Workday arruola altre rockstar per i suoi spot
Paul Stanley e Billy Idol tornano a far parte della campagna "Rock Stars" dell'azienda americana Workday e, questa volta, con loro c'è anche Gwen Stefani.
Se i KISS hanno già annunciato il ritorno delle scene a meno di due anni dall'ultimo concerto - saranno a settembre protagonisti dell'evento per i 50 anni del loro fan club, dove suoneranno senza make up - Paul Stanley è tornato ad indossare il trucco da Starchild per l'azienda americana Workday.
Workday, società che si occupa i fornire servizi in cloud per finanza e risorse umane, aveva già coinvolto Stanley, insieme a Billy Idol, Ozzy Osbourne, Joan Jett e Gary Clark Jr. in occasione di una serie di spot del 2003.
La campagna, intitolata "Rock Star" per associare l'espressione utilizzata tra colleghi ai veri musicisti, venne lanciata in occasione del Superbowl.
Paul Stanley, Billy Idol e Gwen Stefani rockstar da ufficio
Ora Workday ha prodotto nuovi spot che vedono protagonisti ancora una volta la voce dei KISS, Billy Idol e, volto nuovo, Gwen Stefani.
Mantenendo la stessa linea delle vecchie clip, i grandi nomi della musica vengono inseriti in un contesto aziendale tra meeting, slide e una grande dose di ironia.
Per la campagna associata agli agenti AI di Workday sono stati prodotti due spot intitolati 'Carmen The Rock Star' e 'Goodnight Rock Stars'
Paul Stanley, Billy Idol e Gwen Stefani si svestono degli outfit da star e indossano tailleur, gilet e camicie e vivono la vita da ufficio, tra pause caffè, riunioni interminabili, slide e colleghi.
Il contrasto arriva in situazioni che ricordano la vera vita da rockstar, come quando Idol distrugge lo schermo utilizzato per una presentazione per la 'forza dell'abitudine' e Gwen Stefani si fa accompagnare da due bodyguard che dice essere i suoi stagisti.

Ogni lavoratore è una rocktar
Tutta la campagna gioca sul concetto di rockstar come gergo utilizzati negli uffici per fare un bel 'pollicione alto' al collega di turno, un po' come l'italico 'bomber'.
Negli spot le rockstar, quelle vere, sottolineano che no, voi impiegati seduti alla scrivania non sarete mai delle rockstar, a meno che non cominciate ad utilizzare i servizi dell'azienda.
"Agentic AI non sta solo cambiando il modo in cui si svolge il lavoro, sta rimodellando il futuro del lavoro stesso, un futuro in cui dipendenti umani e manodopera digitale lavoreranno fianco a fianco", ha affermato Emma Chalwin , Chief Marketing Officer di Workday . "La nostra ultima campagna illustra in modo giocoso come i nostri clienti, le vere 'rock star' del business, utilizzano Workday per gestire il loro personale, denaro e agenti, riflettendo il nostro valore fondamentale di divertimento e impegno nell'aiutare i nostri clienti ad andare avanti per sempre".
Nello spot del 2023 si vedeva Paul Stanley che dal palco di uno show, si lamenta del vizio degli impiegati di chiamarsi 'rock star' l'uno con l'altro. Billy Idol sostenevache lui, per essere una rockstar, ha distrutto camere di albergo in 43 nazioni, Joan Jett vive on the road da quando a 16 anni e Ozzy sottolineava che lui ha fatto la sua parte di "cose cattive", e anche quella degli altri.
Quello che sembra essere stato un appellativo usato in modo improprio tra uffici e corridoi delle aziende americane, con i nuovi servizi di Workday diventa sostanzialmente realtà, facendo di ogni lavoratore una rockstar.
Guarda lo spot Workday del 2023: