24 maggio 2023

Billy Corgan: "L'intelligenza artificiale cambierà la musica per sempre"

Il frontman degli Smashing Pumpkins si aggiunge al coro di artisti perplessi dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella musica

Continua la battaglia di opinioni tra gli artisti della scena rock mondiale e l'intelligenza artificiale applicata alla musica.

Pochi giorni fa, Billy Corgan ha voluto fare una disamina sull'arrivo dell'AI nell'industria musicale e di come la tecnologia cambierà per sempre il mercato.

Secondo il frontman degli Smashing Pumpkins, l'AI non farà altro che accelerare, in qualche modo, un processo che già avviene da tempo negli studi di registrazione.

Corgan: "AI? Sarà difficile per gli artisti organici"

Un discorso che, quantomeno, vale per quegli artisti che lui non considera analogici ma per quei rappresentanti della scena pop e rap che, più che saper davvero comporre, si affidano ad una 'capacità di scelta', per realizzare delle hit.

Il sempre maggiore utilizzo dell'intelligenza artificiale, secondo Corgan, in qualche modo aiuterà i giovani artisti a prendersi letteralmente gioco del sistema.

 “L'intelligenza artificiale cambierà la musica per sempre. Perché una volta che i giovani artisti capiranno che possono usare l'intelligenza artificiale per ingannare il sistema e scrivere loro una canzone migliore, non passeranno 10.000 ore in uno scantinato come ho fatto io", ha detto il leader degli Smashing Pumpkins in un'intervista.

"Alla fine, l'arte è una questione di saper scegliere. L'altro giorno qualcuno mi ha detto di come lavora un famoso artista rap. Coinvolgono tutte queste persone diverse e poi scelgono i beat che gli piacciono di più", spiega Corgan. Un processo che con l'avvento dell'AI non sarà altro che ancora più diffuso e invasivo: "Ora chiederanno all'AI di dargli 50 beat delle migliori canzoni rap di tutti i tempi. 'Mi piace la 37, mi ispira'. Stanno rubando? Non proprio, perché io ho fatto la stessa cosa ma in analogico. Ho ascoltato 10.000 canzoni, quindi dove sta la differenza? Si tratterà davvero di quelli che sanno scegliere bene, anche se è l'intelligenza artificiale a presentargli delle opzioni".

Ma qual è il rischio per chi è abituato a fare le cose alla vecchia maniera? Sicuramente una sorta di sfida ad armi impari: "Il problema è che, se sei un artista organico come me, sarà davvero difficile competere con un intero gruppo di persone che non sanno come scrivere canzoni ma hanno un buon discernimento. Possono non cantare ma avere autotune. Pensi che ci sia un sacco di cattiva musica in giro ora. Aspetta e vedrai".


Billy Corgan: "L'intelligenza artificiale cambierà la musica per sempre"

Sting e Corey Taylor sull'intelligenza artificiale

In rete impazzano i duetti impossibili realizzati attraverso l'intelligenza artificiale o, addirittura, come nel progetto AISIS, album inediti interamente realizzati con voci famose servendosi dell'AI.

Un tema che è quindi caldissimo, quello dell'intelligenza artificiale applicata alla musica, che recentemente ha visto esprimersi anche altri artisti, oltre a Corgan.

Sting, ad esempio, ha parlato di una vera e propria battaglia tra umani e intelligenza artificiale.

Secondo l'ex frontman dei Police, il discorso del confronto tra songwriting umano e artificiale non ha senso di esistere.

"I mattoni della musica appartengono a noi, agli esseri umani", ha detto Sting alla BBC. "Sarà una battaglia che dovremo combattere tutti nei prossimi due anni: quella di difendere il nostro capitale umano contro l'intelligenza artificiale".

A proposito dell'utilizzo dell'AI, l'artista di Newcastle si è detto poco impressionato: "E' come guardare un film con la computer graphic, non mi impressiona. Mi annoio immediatamente quando vedo un'immagine generata al computer e immagino sarà lo stesso per la musica AI generated. Forse può funzionare per la musica dance, per quella elettronica ma per le canzoni esprimono emozioni e non credo che mi commuoverò".

La cosa viene liquidata in maniera ancora più sbrigativa da Corey Taylor che, interrogato sulla questione da Kerrang!, ha detto di non vedere il senso della musica generata dall'intelligenza artificiale: "Non mi importa di quella roba, ad essere onesto. Non capisco la gente cosa voglia provare. Che i computer possono essere bravi quanto le persone? Perché se fosse così, qual è il punto? E' solo un esempio di tecnologia che si impossessa del talento ancora peggiore di quello per cui mi lamento da anni, con Pro Tools e tool che fanno suonare tutto uguale. La gente continua a dire 'Non è cool?'. No, non lo è. Siete pazzi? All'improvviso ignorate il talento? Pensate sia cool avere solo roba creata da qualcosa che non esiste nemmeno? Fottetevi!".