Arcade Fire, il racconto dello show al Koko di Londra
Abbiamo partecipato al grande show per la riapertura del Koko di Londra, in cui gli Arcade Fire hanno presentato il nuovo album "WE". Un live epico per cercare la luce in fondo al tunnel
Siamo stati allo show speciale che gli Arcade Fire hanno tenuto ieri sera in occasione della grande riapertura del Koko di Londra. Lo storico locale per la musica dal vivo della capitale inglese è chiuso dal 2020 quando, ancora prima della pandemia, era stato colpito da un incendio al quale sono seguiti importanti lavori di ristrutturazione.
Per riabbracciare il pubblico, gli Arcade Fire hanno presentato dal vivo il nuovo album "WE", in uscita la prossima settimana. Tra inediti - il set si è concluso con il debutto live di una delle tracce del disco, End Of The Empire I-IV -, classici e momenti immancabili come il sing along su Wake Up. Dagli ultimi singoli The Lightning I,II e Unconditional I (Lookout Kid), a brani più ritmati come Reflektor, dall'intensità di My Body Is A Cage a classici come Rebellion (lies), la setlist degli Arcade Fire al Koko ha spaziato tra epoche e sentimenti della band, rispettando il concetto di luce attraverso l'oscurità che caratterizza "WE".
Un ritorno live in Inghilterra, gli Arcade Fire mancavano dal 2018, nella speranza che la band canadese annunci al più presto altre tappe europee.
Gli Arcade Fire live per la riapertura del KOKO
Ieri sera il Koko di Londra ha dato nuovamente il benvenuto al suo pubblico dopo circa tre anni di stop. Tre anni in cui la venue, nata come teatro agli inizi del 1900 e poi diventata con diversi nomi una delle location più importanti per la musica dal vivo londinese, ha completato i lavori di restauro che erano stati interrotti a causa di un incendio.
Un evento così importante non poteva che essere celebrato con uno show dal vivo ugualmente grandioso e, così, gli Arcade Fire sono tornati in concerto per la prima volta nel Regno Unito dal 2018 per presentare "WE", il nuovo album in uscita la prossima settimana.
Noi di Radiofreccia abbiamo partecipato all'esclusivo show dalla capienza decisamente sottodimensionata rispetto agli standard della band canadese, che davanti alla platea e ai palchetti stipati del teatro vittoriano, ha dato vita ad un'esibizione intima che non ha in alcun modo limitato la potenza espressiva degli Arcade Fire.
I cambiamenti degli Arcade Fire
Rispetto al precedente tour di Everything Now la band sembra cambiata, non solo per quanto riguarda la formazione. Quando gli Arcade Fire hanno comunicato il ritorno con "WE", Will Butler, fratello del frontman Win e instancabile polistrumentista che dal vivo faceva sentire la sua presenza, ha annunciato l'addio. Un cambiamento importante ma che, del resto, è solo uno dei tanti avvenuti tra i membri della formazione.
Quello che è cambiato negli Arcade Fire è qualcosa frutto di questi ultimi, insensati anni che tutto il mondo si è trovato a vivere.
Del resto, lo stesso Win Butler ha già spiegato come "WE" sia nato nel bel mezzo della pandemia e la percezione è che il lockdown gli Arcade Fire lo abbiano interiorizzato per processarlo.
Everything Now era un commento sulla società in chiave pop (nel senso migliore del termine) nella musica, negli arrangiamenti, nell'estetica e nella dimensione dal vivo. Nel 2022, gli Arcade Fire che ieri sera sono saliti sul palco del Koko sono apparsi intenzionati a squarciare con i loro inni un'atmosfera claustrofobica.
WE are all in this together
Per una band che ha creato dall'elaborazione di un lutto l'album di debutto, il capolavoro "Funeral", la marcia in direzione ostinata e contraria è sempre stata una necessità. Se il procedimento può essere simile, oggi avviene con uno spirito comunitario diverso, quello riassunto nel "WE" che dà il titolo all'album. Un disco strutturato proprio in due parti, quasi un'opera prog che attraversa un periodo buio, cercando la luce in fondo al tunnel. "NOI", una parola che, mai come in questi anni, ha assunto un significato diverso a metà tra il prendersi cura di se stessi e il farlo pensando all'Umanità.
La presenza on stage di Win Butler, Régine Chassagne e di tutti gli Arcade Fire è viva ma celata dietro un muro di luci quasi più adatto ad una band shoegaze. Come se ci fosse una barriera virtuale, una pellicola a tenere tutti distanti pur essendo 'in this together'. Una parete da squarciare, con i colori dei fasci laser emanati dai guanti da supereroina di Regine, con gli effetti dancefloor e, soprattutto, con la musica corale che ne ha fatto una delle band indie più grandi e rispettate degli ultimi 20 anni.
Del resto la musica degli Arcade Fire è da sempre fondata sul concetto del "WE": chiunque abbia visto la band di Win Butler almeno una volta dal vivo sa che non è mai solo una questione di musica ma di esperienza collettiva, qualcosa di spirituale che unisce band e pubblico.
E questo, pare cosa certa, non cambierà mai.
Arcade Fire @ KOKO setlist:
- Arcade Fire
- Age of Anxiety I
- Ready to Start
- The Suburbs
- Neighborhood #1 (Tunnels)
- Generation A
- My Body Is A Cage
- Afterlife
- Reflektor
- Age Of Anxiety II (Rabbit Hole)
- Creature Comfort
- Sprawl II
- Everything Now
- The Lightnning I, II
- Rebellion (Lies)
- Unconditional I (Lookout Kid)
- Wake Up
- End of the Empire I - IV *live debut