Fra poche settimane saranno trent'anni dalla morte di Kurt Cobain. Il frontman dei Nirvana è stato un'icona che ha cambiato la vita di molte persone e l'impatto della sua scomparsa, inevitabilmente, è stato devastante per tutti i suoi fan.
Come a volte accade in questi casi, quei fan che riuscivano ad esprimere loro tessi attraverso la musica del trio di Seattle, all'interno della loro comunità ospitavano persone che, in futuro, avrebbero a loro volta stregato milioni di appassionati.
E 'questo il caso di Amy Lee, la frontwoman degli Evanescence che dei Nirvana è sempre stata una grandissima fan.
Amy Lee e il ricordo della morte di Kurt Cobain
Quando i notiziari ribatterono impazziti la notizia della morte di Cobain, Amy era una ragazzina di soli 12 anni, abbastanza per essere colpita e shockata dalla scomparsa del suo idolo.
Intervistata dal Telegraph, la cantante degli Evanescence ha ricordato il momento in cui venne a sapere dell'accaduto mentre guardava la televisione.
"Ricordo che era giorno di scuola. Una normale giornata piena di sole, con i bambini che correvano per casa. Venni colpita pesantemente dalla notizia, ero in lacrime e completamente incredula", ha spiegato Amy Lee. " In Utero è stato il mio primo album in assoluto e i Nirvana la cosa che più amavo al mondo. Era come se fosse morto l'oggetto del mio amore. E' stato uno shock ma mi ha fatto gettare ancora di più a capofitto nella loro musica e ho cominciato a leggere i versi dalla prospettiva di qualcuno che piangeva il suo dolore".