Il 5 gennaio 1973 la Columbia Records pubblicava il primo, omonimo album di una band emergente originaria di Boston. Un gruppo di ragazzi che il mogul della discografia Clive Davis aveva visto esibirsi solo pochi mesi prima decidendo di offrire loro un contratto che li avrebbe portati ad essere una delle più grandi band del rock americano: gli Aerosmith.
L'esordio degli Aerosmith
Era il 5 agosto del 1972, i giovani Aerosmith si sarebbero dovuti esibire in uno dei locali storici della musica americana, il Max's Kansas City di New York. Clive Davis, produttore e promoter che aveva appena messo sotto contratto Bruce Springsteen, così come fatto anni prima con Janis Joplin e presidente della Columbia Records, era stato invitato ad assistere allo show.
In realtà, pur avendo fissato una data con il locale, la band di Boston non era prevista per quella serata ma, venuti a sapere dell'opportunità, decisero di pagare di tasca propria per convincere i gestori ad inserirli proprio quella sera.
Una tentativo mai visto prima che diede i suoi frutti quando Davis, colpito dal live degli Aerosmith, gli offrì di firmare un contratto con la Columbia per 125.000 dollari e di pubblicare il loro primo album.
La band entrò a gli Intermedia Studios di Boston l'ottobre del 1972 per registrare quello che sarebbe diventato il loro primo disco, l'omonimo "Aerosmith". Un'esperienza completamente nuova per praticamente tutti i membri della band che prima di allora non erano mai entrati in uno studio di incisione.
Steven Tyler, Joe Perry, Brad Whitford, Tom Hamilton e Joey Kramer erano dei ragazzi con la passione per il rock e per il blues britannico degli Yardbirds, quelli che sarebbero diventati i Led Zeppelin, band alla quale sono legati da Train Kept'A-Rollin. La cover del brano originariamente scritto da Tiny Bradshaw realizzata dai Yardbirds e suonata durante la prima sessione di prove dei Led Zeppelin era infatti un classico dei live degli Aerosmith e fu inserita anche nel secondo album della band, "Get Your Wings".
In studio con la band c'era Adrian Barber, produttore che aveva lavorato con artisti come Velvet Underground e The Allman Brothers che, però, non riuscì a dare agli Aerosmith ciò che volevano. Negli anni tutti i membri della band di Boston si lamenteranno del risultato descrivendolo come 'piatto', un 'opinione già presente all'epoca delle registrazioni ma che, a causa dell'inesperienza e del poco tempo, non portò ad alcuna modifica sul disco.